Dopo il maltempo di ieri il Cuneese fa la conta dei danni, Coldiretti: "Una vera calamità"
In valle Po chicchi di grandine grandi come palline da ping pong, danneggiate molte specie frutticole nonostante le reti protettive"Anche la Granda è stata colpita ieri da bombe d’acqua, trombe d’aria e grandinate anomale che hanno investito a macchia di leopardo il Nord Italia facendo salire a milioni di euro i danni causati dal clima impazzito in questa estate 2021 bollente e siccitosa in cui si contano però fino ad ora già 149 eventi estremi secondo i dati dell’European Severe Weather Database (ESWD)".
È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti in riferimento all’ultima ondata di maltempo che ha colpito soprattutto Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto devastando mais, soia, frutteti, vigneti pregiati e ortaggi in pieno campo con alberi sradicati e tetti scoperchiati. In Provincia di Cuneo, causati dall’impressionante grandinata (con chicchi di ghiaccio grandi come palline da ping pong) che ha raggiunto il massimo della sua violenza in Valle Po, si segnalano danni ingenti su tutte le specie frutticole nonostante molte coltivazioni fossero protette da reti antigrandine. Danni anche a orticoli, mais, soia e grano dove non era stato ancora mietuto. Tra Cavallermaggiore e Marene, ieri pomeriggio, si è generato un vero e proprio tornado che si è abbattuto su alcuni campi di mais.
“Una vera calamità – sottolinea Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo - in un momento particolarmente delicato per le coltivazioni agricole con la raccolte in corso mentre ci si avvicina alla vendemmia. La grandine è l’evento più dannoso perché dove ha colpito ha distrutto in pochi minuti il lavoro di un intero anno. Siamo di fronte in Italia alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo”.
“L’effetto dei cambiamenti climatici – aggiunge Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – con l’alternarsi di siccità e alluvioni non impatta solo sul turismo ma ha fatto perdere oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne”.
Redazione
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