Ă online il Quaderno 45 della Fondazione CRC
La ricerca realizzata dall'Ufficio Studi e Ricerche della Fondazione si intitola "Oltre le fragilitĂ . Conoscere e prevenire i bisogni educativi speciali"Ă online il Quaderno 45 della Fondazione CRC dal titolo Oltre le fragilitĂ . Conoscere e prevenire i bisogni educativi speciali. La ricerca, coordinata dallâUfficio Studi e Ricerche della Fondazione CRC, è stata realizzata in collaborazione con il team di ricerca di Mind4Children, spin-off dellâUniversitĂ di Padova, presieduta dalla prof.ssa Daniela Lucangeli, esperta internazionale di psicologia dello sviluppo e dellâeducazione. Il Quaderno restituisce una fotografia inedita della situazione della provincia di Cuneo rispetto ai casi di vulnerabilitĂ presenti nella scuola dellâinfanzia e nella scuola primaria. Allâanalisi hanno preso parte 275 insegnanti delle scuole dellâinfanzia e 171 delle classi quarte della primaria, oltre a Dirigenti scolastici, genitori, enti del Terzo Settore attivi in questo ambito, rappresentanti del Centro Territoriale di Supporto (CTS) e dellâASL CN1.
La presentazione del Quaderno - che ha visto unâampia partecipazione di associazioni di genitori, mondo della scuola, terzo settore e servizi sanitari - è stata parte dellâampio programma di iniziative organizzate dalla Fondazione CRC per celebrare il primo Compleanno del Rondò dei Talenti.
I PRINCIPALI RISULTATI DELLâANALISI
Lâanalisi territoriale che il quaderno propone si può riassumere in un messaggio chiave: il fenomeno dei bisogni educativi speciali è in crescita e câè un forte bisogno di formazione collettiva sugli strumenti di intervento che oggi la letteratura scientifica mette a disposizione. Ogni anno, 12 ragazzi su mille tra i sette e i diciannove anni ricevono una diagnosi di Disturbo Specifico dellâApprendimento (DSA), a fronte di meno di 4 diagnosticati dieci anni fa. E i DSA sono solo una delle numerose categorie di bisogno educativo speciale, allâinterno della quale rientrano anche le disabilitĂ motorie e sensoriali, lo svantaggio economico, linguistico e culturale e nuove vulnerabilitĂ , come quella della plus-dotazione. Lâindagine mette in luce come il bisogno educativo speciale sia spesso correlato con competenze sotto la media in alcune aree, mentre vi è una buona tenuta sotto il profilo delle capacitĂ artistiche e relazionali, sfruttabili per governare la vulnerabilitĂ con processi comunicativi innovativi.
Il Quaderno fornisce, infine, alcune utili indicazioni di buone pratiche a diversi livelli: dalla classe, alla scuola e alla comunitĂ . Dal confronto con il corpo docente e le figure socio-sanitarie che operano con i bambini con BES sono emersi infatti alcuni processi utili da applicare per potenziare il benessere degli studenti: in primis, un maggior coinvolgimento dellâalunno nella compilazione dei piani didattici personalizzati; in seconda battuta, una maggiore formazione del corpo docente e maggior utilizzo di personale specializzato esterno a supporto dellâutilizzo deglistrumenti previsti dalla normativa (PDP, PEI, misure dispensative e compensative); infine, la sempre crescente necessitĂ di fare rete con i poli di accompagnamento presenti sul territorio, dallâASL al Centro Territoriale di Supporto.
âL'investimento sull'educazione e sulla scoperta dei talenti è uno degli assi principali di azione individuati dalla Fondazione CRCâ commenta Ezio Raviola, presidente della Fondazione CRC: âCon questo nuovo Quaderno, che abbiamo voluto presentare in concomitanza con i festeggiamenti per il primo compleanno del Rondò dei Talenti, la Fondazione ribadisce la volontĂ di creare le condizioni perchĂŠ anche le persone con fragilitĂ possano scoprire, valorizzare e mettere a disposizione della comunitĂ le proprie capacitĂ e attitudiniâ.
"Questa mappatura rappresenta un unicum non solo nel panorama nazionale, ma anche nella letteratura scientifica internazionale. La presenza di un'area di ricerca all'interno di un istituto filantropico come la Fondazione CRC, che ha creduto nell'importanza di investire sul tema dei Bisogni Educativi Speciali, ci ha consentito di far luce sulla strada che il territorio ha intrapreso e, soprattutto, sulla direzione verso la quale si dovrĂ andare nei prossimi anniâ aggiunge Daniela Lucangeli, prof.ssa Ordinaria di Psicologia dello Sviluppo e dellâEducazione presso lâUniversitĂ Ě degli Studi di Padova: âLa parola chiave rimane sempre e comunque prevenzione: arrivare prima che la vulnerabilitĂ si stabilizzi rappresenta la grande sfida che il mondo scolastico, la famiglia, il sistema sanitario e le realtĂ locali si troveranno inevitabilmente ad affrontare. Ă necessario mettere a sistema le buone pratiche se vogliamo costruire una scuola che sia davvero di tuttiâ.
Il Quaderno 45 è disposizione sulla pagina web.
Chi fosse interessato a ricevere copia cartacea del Quaderno può richiederla scrivendo allâindirizzo studi@fondazionecrc.it
c.s.

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