Presentato il progetto per un nuovo edificio scolastico dell’Itis a Verzuolo
A Palazzo Drago dibattito pubblico alla presenza di Comune, Provincia e Comitato 'Itis-Agraria, parliamone'Il progetto per la costruzione del nuovo Itis “Rivoira” a Verzuolo è stato al centro del vivace incontro che si è svolto lunedì 21 gennaio a Palazzo Drago di Verzuolo tra la Provincia, rappresentata dal consigliere delegato Milva Rinaudo con il dirigente Fabrizio Freni e i professionisti (arch. Bernabei e Bruna, geologo dott. Menzio e l’ing Molinengo che hanno seguito l’iter progettuale) e il Comitato “Itis-Agraria parliamone”. Questo incontro, voluto dalla Provincia, al fine di conoscere e discutere le problematiche evidenziate dai comunicati del comitato e con la finalità di presentare la progettualità effettuata. Un incontro contraddistinto anche da scambi dialettici dai toni aspri durato quasi tre ore a cui hanno partecipato un centinaio di cittadini, tra cui molti insegnanti delle due scuole.
Come si ricorderà la sede dell’Itis è stata dichiarata inagibile un anno fa (2 febbraio 2018 ndr) per gravi problemi di staticità emersi nel corso dei controlli svolti dai tecnici della Provincia in vista di un intervento di ampliamento dell’edificio esistente. A seguito di tale circostanza, in piena concertazione con il Comune, e dopo aver individuato una soluzione temporanea per il riportare l’Istituto a Verzuolo (scuole medie), la Provincia ha ritenuto immediatamente di avviare un percorso finalizzato alla costruzione di un nuovo edificio, vagliando quelle che erano le possibilità e cercando i relativi finanziamenti. Ed é stato il bando triennale sull’edilizia scolastica ad offrire questa opportunità. Opportunità vagliata con gli organi istituzionali per arrivare, in tempi certi, ad avere il migliore risultato. Il progetto provinciale, presentato in tempi rapidissimi (45 giorni) ed illustrato nelle sedi istituzionali si è classificato al primo posto nella apposita graduatoria regionale ed ha ottenuto un finanziamento di 6,8 milioni di euro.
Lunedì sera il Comitato locale ha contestato fortemente alla Provincia la scelta del luogo proponendo in alternativa l’area di via XXV Aprile nella zona più pianeggiante su un terreno comunale e chiedendo di ridiscutere in Regione la localizzazione del nuovo Itis. Sono stati sollevati dubbi anche su viabilità, tempi di costruzione e costi. Tutto il dibattito, anche con momenti di tensione, si è poi sviluppato su queste due opposte posizioni.
Da un lato la Provincia che ha ribadito con forza la scelta fatta: “Il nostro principale obiettivo è stato da subito quello di mantenere l’Itis a Verzuolo”, ha spiegato Rinaudo. “Non essendoci più i requisiti di idoneità per l’ex edificio ed avendo considerato troppo oneroso il suo recupero, ci siamo mossi in fretta alla ricerca di una soluzione. La scelta è caduta sull’area della collina già di proprietà della Provincia e vicina all’Agraria, pensando in prospettiva ad offrire ai 500 ragazzi uno spazio fruibile da entrambe le scuole. Uno spazio in cui sono previsti palestra, mensa, spazi comuni e verde. Abbiamo voluto una scuola che fosse anche bella, armoniosamente inserita ed energeticamente sostenibile”.
Dall’altro lato il Comitato che ha sostenuto che l’area di via XXV Aprile, di proprietà comunale, avrebbe potuto esser ceduta in breve tempo alla Provincia, essendo questa una condizione per partecipare al bando. Gianfranco Marengo, ex sindaco e docente dell’Agrario: “Una nuova scuola sulla collina presenta costi maggiori di costruzione, problemi di infrastrutturazione, viabilità, disagi per il cantiere“. A queste affermazioni seguivano le contro-deduzioni, con analisi tecniche.
Tali considerazioni sono state confutate dai tecnici presenti che hanno rimarcato il valore qualitativo del contenuto del progetto, a cui non si è potuto dedicare lo spazio dovuto, e tenuto conto della peculiarità del luogo e della volontà di creare un vero e proprio campus dedicato ai ragazzi come luogo di studio a norma e funzionale, ma anche bello e aperto al territorio. E’ stato assicurato che le problematiche viarie segnalate, peraltro già attuali, sono state analizzate e saranno già allo studio soluzioni concrete.
Al dibattito sono intervenute alcune insegnanti, oltre all’ex amministratore Alberto Anello che, parlando a nome dei commercianti, ha indicato nel trasferimento dell’Itis in collina un potenziale danno economico per il paese. Anello ha anche evidenziato la mancanza di programmazione e di progettazione a lungo termine da parte del Comune. Era presente in sala anche il sindaco Giancarlo Panero che non è intervenuto al dibattito. Anello, Marengo ed altri intervenuti hanno chiesto alla Provincia di cercare ancora una soluzione condivisa e di tentare un’ultima carta con la Regione chiedendole di rivedere tutto il progetto.
“Non per questo bando – ha chiuso Rinaudo – perché il progetto è definitivo, approvato e finanziato. Nessuno si sottrae ad un incontro. Le ragioni sono chiare ed evidenti: se non si hanno tempi certi per la realizzazione, non sarà possibile procedere in forma transitoria per la localizzazione temporanea dell’Itis. La responsabilità della Provincia é stata ed é quella di cercare una visione futuribile per le scuole e per i ragazzi”.
c.s.
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