Prime tre lauree per il Polo Universitario per detenuti del carcere di Saluzzo
Stamattina la discussione delle prime tre tesi a conclusione del corso in Scienze PoliticheOggi, venerdì 22 marzo alle ore 11 presso la Casa di Reclusione “Rodolfo Morandi” di Saluzzo (Regioni Bronda, 19/b), si è tenuta la discussione delle prime tre tesi di laurea alla conclusione del Corso di laurea triennale in Scienze Politiche e sociali del Polo Universitario per Studenti Detenuti dell’Istituto.
L’esperienza presso la Casa di Reclusione "Rodolfo Morandi" di Saluzzo, avviatasi sulla scia del quarantennale impegno di offerta di opportunità di percorsi di studio universitari dell’Ateneo torinese presso la Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino, è testimonianza dell’impegno dell’Ateneo torinese di ampliamento dell’offerta di opportunità di accesso agli studi universitari per gli studenti delle carceri situate nelle aree territoriali “di competenza” della stessa Università. In questo anno accademico sono 121 le persone iscritte a ben 22 Corsi di laurea tra triennali e magistrali, collocate in 7 diversi istituti penitenziari (Torino, Saluzzo, Biella, Asti, Ivrea, Fossano, Novara), in REMS (e) o in misure alternative (vedi Tabella allegata).
All’evento hanno preso parte Franco Prina, Delegato del Rettore dell’Università di Torino per il Polo studenti detenuti, Luisa Pesante, Direttrice Casa di Reclusione “Rodolfo Morandi”, Rita Monica Russo, Provveditore Amministrazione Penitenziaria Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria, Elisabetta Piccinelli, magistrata del Tribunale di Sorveglianza di Cuneo, Mauro Calderoni, Sindaco di Saluzzo, Bruno Mellano, Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà Regione Piemonte e Paolo Allemano, Garante delle persone private della libertà personale del Comune di Saluzzo.
Il Polo Universitario per Detenuti dell’Università degli Studi di Torino è una realtà operativa da molti anni nella Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino. Dal 2019, sono state attivate le iscrizioni anche presso la Casa di Reclusione di Saluzzo, destinata completamente a detenuti in regime di Alta Sicurezza. Sono circa 400 i detenuti, parecchi dei quali hanno interesse, anche per le lunghe pene, a occupare costruttivamente il tempo iniziando o, in alcuni casi, riprendendo gli studi universitari. Proficui contatti con le Scuole superiori presenti nell’Istituto rendono possibile il proseguimento degli studi di chi consegue il diploma di maturità. Il 26 gennaio 2021 è stata firmata una apposita Convenzione tra l'Università di Torino, la Direzione della Casa di Reclusione di Saluzzo e l’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Cuneo, il 6 febbraio 2024 la Convenzione è stata rinnovata per i prossimi tre anni.
L’Università di Torino, attraverso l’impegno di docenti di 8 diversi Dipartimenti, garantisce studenti e studentesse detenuti/e lezioni, seminari e altre forme di didattica, assistenza alla preparazione degli esami, effettuazione delle prove di esame, assistenza alla preparazione delle tesi di laurea e loro discussione in sedute di laurea appositamente organizzate o, se possibile, in quelle previste presso le normali sedi di Ateneo.
“Oggi – dichiara il Prof. Franco Prina, Delegato del Rettore dell’Università di Torino per il Polo studenti detenuti e Presidente della Conferenza Nazionale Universitaria Poli Penitenziari - giunge a conclusione il percorso di studio dei primi tre studenti della Casa di Reclusione di Saluzzo. Un traguardo importante per loro e per la nostra Università che da quarant’anni è impegnata a rendere effettivo quello che consideriamo un diritto costituzionalmente garantito a tutti, dunque anche a chi è privato della libertà: il diritto allo studio e al conseguimento di titoli di studio universitari. Al tempo stesso l’Università contribuisce in questo modo a rendere possibile il perseguimento dell’obiettivo “rieducativo” delle pene (secondo l’articolo 27 della Costituzione), offrendo una opportunità di crescita personale e culturale anche a persone (come in questo Istituto) spesso condannate a pene lunghe. Le persone impegnate nello studio ci dicono che questa esperienza consente di dare un senso al tempo – spesso vuoto – che connota una esperienza difficile e particolare nel proprio percorso esistenziale come quella del carcere. Nello studio e nella cultura molti trovano una opportunità di riflessione sulla propria vita e sulle vicende e condizioni che li hanno portati in carcere, ma anche sul mondo, sulla società, sulle condizioni di vita delle altre persone, sui valori, sui diritti, acquisendo o integrando il proprio «capitale culturale». E, per molti, l’impegno consente di prospettarsi un futuro, ciò che verrà dopo il carcere: prepararsi ad affrontare con più strumenti culturali, con maggiori conoscenze, anche con una laurea, le sfide non facili che si aprono a chi quella esperienza ha fatto. Non solo per il valore che può avere un titolo di studio o per le competenze acquisite, ma perché l’individuo potrà “rappresentare” al mondo (alla sua famiglia, a chi lo conosce, a chi può offrirgli opportunità di lavoro, ecc.) una immagine di sé altra da quella che accompagna tutti gli ex detenuti, così cercando di non essere valutati solo per il reato che hanno commesso, ma soprattutto per ciò che sono stati capaci di diventare, ad esempio impegnandosi nello studio”.
Attualmente sono iscritti all’Università di Torino 121 studenti, dei quali 32 presso il Polo per studenti detenuti a Saluzzo. Il numero è cresciuto negli anni: 4 nel 2019/20, anno dell’avvio del progetto, 14 nel 2020/21, 24 nel 2021/22, 33 nel 2022/23, fino ai 32 nell’attuale Anno Accademico. La crescita è stata resa possibile dal fondamentale supporto della Fondazione Compagnia di San Paolo, che grazie alla Convenzione con l'Ateneo, ha permesso la costituzione di una Sezione “dedicata” inaugurata il 30 giugno 2022.
Dei 32 studenti iscritti in questo A.A., 23 si trovano nella Sezione Polo Universitario, mentre 9 in altre sezioni dell’Istituto. I corsi di laurea frequentati sono 7. Contano un maggior numero di iscritti i Corsi di laurea triennali in Discipline delle Arti dei Media e dello Spettacolo (DAMS) con 12 iscritti, Diritto per le imprese e le istituzioni con 9 iscritti, Innovazione sociale, comunicazione, nuove tecnologie con 5iscritti, Scienze politiche e sociali con 3 iscritti, seguono i Corsi di Storia, di Agraria e di Comunicazione interculturale con 1 iscritto ciascuno.
Le tesi di Laurea discusse sono state 3, elaborate da altrettanti studenti iscritti al Corso di laurea triennale in Scienze Politiche e Sociali:
· C. B. - "Antropocene e crisi ecologica. Una transizione è possibile" - relatore Prof. Vittorio Martone
· A. P. - "Criminalità ambientale. Un approfondimento sulla ex Ilva di Taranto" - relatrice Prof.ssa Rosalba Altopiedi
· E. T. - "Il futuro dell'Antropocene. Crisi ecologica e forme di giustizia ambientale" - relatore Prof. Vittorio Martone
Il funzionamento del Polo è reso possibile da un contributo annuale della Fondazione Compagnia di San Paolo, definito nel quadro della Convenzione generale che regola i rapporti tra l’Ateneo e la stessa Fondazione. Il contributo consente il pagamento delle tasse degli studenti, la fornitura dei libri di testo, del materiale didattico e di cancelleria, delle attrezzature informatiche e del relativo materiale di consumo. Esso garantisce inoltre la presenza di tre tutor che curano l’organizzazione della didattica. Un Protocollo di intesa tra il Fondo Alberto e Angelica Musy, l’Università degli Studi di Torino, l’Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo, la Città di Torino, la SMAT, la Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno”, la Casa di Reclusione Rodolfo Morandi di Saluzzo, consente inoltre la collaborazione tra gli enti per promuovere percorsi di reinserimento attraverso alcune borse-lavoro a studenti e laureati che possono fruire del regime di semilibertà o di art. 21.
Fin dalla sua costituzione nel 2018, l’Università di Torino è componente della CNUPP (la Conferenza Nazionale Universitaria Poli Penitenziari il cui Presidente è sin dalla fondazione il Prof. Franco Prina, Delegato del Rettore per il Polo studenti detenuti dell’Università di Torino) presso la CRUI che riunisce oggi 44 Atenei impegnati a garantire il diritto allo studio di persone private della libertà in circa 100 Istituti di tutta Italia. Nell’anno accademico scorso (2022-23) erano 1.450 gli studenti e le studentesse, numero in crescita in questo A.A.
c.s.
SALUZZO Saluzzo