Rifreddo chiede deroghe al divieto di bruciatura degli scarti vegetali
L'amministrazione chiede specifiche deroghe per i piccoli abbruciamenti di materiale vegetale che vengono effettuati nelle zone dove non vi siano particolari problemi di inquinamento dell’aria
Recentemente la giunta comunale rifreddese ha preso pisizione con una formale delibera contro le le nuove norme che regolano l'abbruciamanto degli scarti vegetali introdotte recentemente dalla regione Piemonte. In particolare a ad essere contestato dal sindaco Cesare Cavallo e l'articolo 10 della legge 15/2018 che vieta l’abbruciamento di materiale vegetale su tutto il territorio regionale, nel periodo compreso tra il primo novembre e il 31 marzo dell’anno successivo. Una norma ritenuta eccessivamente penalizzante soprattutto per coloro che briciano quantità minime di scarti. Vediamo però più in dettaglio la posizione dell'esecutivo rifreddese. “Come amministratori - spiega il primo cittadino - condividiamo gli obiettivi di prevenzione degli incendi e di riduzione dell’inquinamento che sono alla base della Legge regionale in oggetto. Riteniamo però che, nonostante le ottime intenzioni la norma di divieto assuloto di abbruciamento sia eccessiva soprattutto se si “bruciano” piccole o piccolissime quantità di materiale vegetale nei comuni montani e nelle zone periferiche”. Una considerazione ai cui i membri della Giunta fanno seguire la richiesta di revisione della norma e, più in dettaglio, chiedono ai membri di palazzo Lascaris di emendarla prevedendo specifiche deroghe per i piccoli abbruciamenti di materiale vegetale che vengono effettuati nelle zone dove non vi siano particolari problemi di inquinamento dell’aria.
c.s.
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