Saluzzo, opere e documenti del Fondo Matteo Olivero in mostra ad Angers
L’esposizione, che durerà fino al 3 novembre, vuole rendere omaggio all’artista Alexis Mérodack-Jeaneau in occasione del centenario della morteDa sabato 11 maggio opere e documenti appartenti al Fondo Matteo Olivero della Città di Saluzzo sono esposti presso il Museo di Belle Arti di Angers (Francia) in occasione dell’esposizione “Alexis Mérodack-Jeaneau (1873-1919) en quête de modernité. L’esposizione, che durerà fino al 3 novembre, vuole rendere omaggio all’artista Alexis Mérodack-Jeaneau in occasione del centenario della morte valorizzando il suo ruolo nelle Avanguardie del Primo Novecento. Tre le opere di Matteo Olivero concesse in prestito dal Comune di Saluzzo (l’Autoritratto al chiaro di luna – 1907, il Ritratto di Matteo Olivero scolpito dallo stesso Mérodack nel 1910 e il dipinto Sole e neve - inizio XX sec.) insieme a 7 documenti conservati presso l’Archivio Storico a testimoniare l’amicizia che legò Matteo Olivero all’artista francese: Matteo Olivero conobbe Mérodack-Jeaneau nel 1902, quando era condirettore della rivista "Les Tendances Nuvelles", per la quale poi lo stesso Olivero scrisse come corrispondente italiano con lo pseudonimo di "Leonardo". La collaborazione con Mérodack-Jeaneau portò Olivero a organizzare a Parigi una mostra personale con 37 opere nel 1910.
Fra poche settimane Matteo Olivero sarà inoltre protagonistra di una grande mostra monografica curata dal prof. Antonio Musiari, docente dell’Accademia Albertina di Torino dal titolo “Matteo Olivero. La formazione, i temi, la fortuna” distribuita su ben 6 sedi: la Pinacoteca dell’Accademia Albertina, Torino; il Museo Casa Galimberti, Cuneo; la Pinacoteca “Matteo Olivero” e la Castiglia, Saluzzo; il Museo di Arte Sacra, Acceglio; l’Associazione culturale “Lu Cunvent”, Rore di Sampeyre.
La mostra nasce dopo una ripresa degli studi su Matteo Olivero, promossa dalla Fondazione Acceglio e sostenuta fin dal 2017 dall’Accademia Albertina di Torino, dove Olivero completò con onore il curriculum dal 1896 al 1899, allievo dapprima dello scultore Leonardo Bistolfi e quindi, maturata l’opzione per la pittura, di Giacomo Grosso, Paolo Gaidano, Pier Celestino Gilardi e Andrea Tavernier. Al progetto espositivo, sviluppato dall’Accademia Albertina di Torino, vi hanno aderito la Fondazione e il Comune di Acceglio (dove, presso il Museo d’Arte Sacra sono esposte sette opere di Matteo Olivero), il Comune di Cuneo (che vanta presso il Museo Casa Galimberti un nucleo di dipinti di Olivero commissionati dal senatore Tancredi Galimberti e dalla moglie Alice Schantzer e, presso il Museo di San Francesco, la celebre tela Funerali a Castedelfino), il Comune di Saluzzo (dove si presenterà presso la Castiglia una sezione con opere sia conservate nei depositi delle Collezioni Civiche, sia prestate da collezionisti e, parallelamente, si valorizzerà la Pinacoteca “Matteo Olivero”), la sede dell’associazione culturale “Lu Cunvent” di Rore di Sampeyre che aprirà i propri locali per valorizzare il patrimonio paesaggistico della Val Varaita caro ad Olivero. Un catalogo unico, edito dalla Albertina Press con il Centro Studi Piemontesi, illustrerà l’esposizione con l’apporto di studi condotti su materiali d’archivio in modo da portare nuova luce sui contenuti enunciati dal sottotitolo: formazione, temi, fortuna. La mostra monografica sarà inaugurata nella Pinacoteca dell’Accademia Albertina il 20 giugno 2019, mentre a Saluzzo l’inaugurazione è prevista per sabato 29 giugno. L’esposizione proseguirà fino al 22 settembre secondo gli orari di apertura di ciascuna sede espositiva.
c.s.
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