Si è conclusa a Saluzzo la rassegna di teatro in carcere 'Destini Incrociati'
Gli spettacoli sono andati in scena dal 12 al 14 dicembre. La settima edizione della manifestazione si svolgerà a Roma nell’autunno 2020Un’edizione eccezionale per “Destini incrociati”. Se la sesta edizione della rassegna nazionale di Teatro in Carcere tenutasi a Saluzzo dal 12 al 14 dicembre, ha confermato, insieme alle modalità organizzative (tre giornate di spettacoli provenienti da diverse città italiane, video e appuntamenti di confronto, mostre e dialoghi tra artisti, studiosi e critici), il grande valore dell’iniziativa sul piano delle opere, con maestri guida professionisti, presentate nelle carceri e nei teatri di Saluzzo e di Savigliano, il carattere davvero straordinario di queste giornate ha trovato riscontro in particolare nella vivace partecipazione, ad altissimo livello di competenza e sensibilità, di una decina di volontari, formati e cresciuti all’interno della Compagnia “Voci Erranti” di Savigliano.
“Tutto ha acquistato un calore, di cortesia e intelligenza, che resterà indimenticabile", ha affermato Grazia Isoardi, premio ANCT /Teatri delle Diversità – perno della Compagnia che ha motivato la scelta di Saluzzo per l’edizione 2019, capace non solo di realizzare spettacoli di elevato pregio, ma anche di trasmettere speciale energia a questi giovani capaci di fondere passione e serietà nell’impegno. Ultima tappa di queste fitte giornate, promosse dal Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere presieduto da Vito Minoia, è stata la messa in scena dello spettacolo “Rugby, corpo a corpo”, regia di Francesco Gigliotti, dove detenuti e studenti universitari da Pesaro e Urbino sono saliti insieme sul palco. È seguita un’interessante riflessione su teatro e sport, con molte affinità nella “messa in gioco” della fisicità nelle relazioni tra le persone.
Importanti i pomeriggi dedicati ai video (una quindicina), con le compagnie che hanno illustrato le diverse modalità di lavoro. “Ma si potrebbero aggiungere molti altri motivi di soddisfazione per questa edizione – dice Vito Minoia -: il folto pubblico a ogni appuntamento, le presenze internazionali, i diversi approfondimenti sul tema del teatro in carcere – in particolare sull’impegno negli istituti di detenzione al femminile – e così via. Resta comunque vivo, in modo speciale, questo carattere di sinergia tra le generazioni con un’attenzione rara tra il “dentro” e il “fuori”, tra il tempo della detenzione e il “dopo”. Da sottolineare, infine, il bel segnale dato dal Caffè Intervallo ubicato di fianco allo storico ed elegante, teatro Milanollo di Savigliano, dove si vendono biscotti realizzati in carcere, tra dipendenti ed ex detenuti”.
Il prossimo appuntamento con “Destini incrociati” è previsto nell’autunno 2020 a Roma, sede della settima edizione.
c.s.
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