Un ‘tesoretto’ dissepolto: aprirà al pubblico la Biblioteca della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo
La biblioteca verrà strutturata in due sezioni, una riservata alle opere ricevute in dono da Fondazioni Bancarie, Casse di Risparmio, Enti e Biblioteche, ed una seconda relativa agli acquisti effettuati in questi anniNella seduta del 6 giugno il Consiglio di Amministrazione della Fondazione CR Saluzzo ha approvato all’unanimità la proposta del Presidente circa la costituzione e l’apertura al pubblico della Biblioteca della Fondazione, a partire dal prossimo mese di novembre, in concomitanza con l’inaugurazione della nuova sede, presso la restaurata chiesa della Crociata Rossa.
La biblioteca verrà strutturata in due sezioni, una riservata alle opere ricevute in dono da Fondazioni Bancarie, Casse di Risparmio, Enti e Biblioteche, fino ad oggi, di cui si sta per procedere all’inventario, ed una seconda relativa agli acquisti effettuati in questi anni. La prima sezione - che conta circa 1500 volumi - comprende alcune delle migliori opere di storia economica, politica, artistica, letteraria o archeologica, a livelli di grande pregio tipografico, pubblicate in edizione non venale prevalentemente a cura di istituti e Casse di Risparmio, secondo un progetto proprio ed esclusivo dell’editoria bancaria italiana, a partire dagli anni 60 dello scorso secolo. Si tratta principalmente di testi relativi ad argomenti specializzati, redatti da esperti e con veste tipografica accurata cui l’editoria commerciale non avrebbe potuto dedicare un intero volume perché il numero degli acquirenti potenziali sarebbe stato troppo limitato. Capitoli di storia, da quella locale agli eventi di portata nazionale, documenti di arte, testi e indagini di cultura generale, comprensiva dello sviluppo del territorio e dell’ambiente naturale italiano, arti e mestieri, scienze naturali, guide artistiche, monografie, manifestazioni del folclore locale e percorsi della religiosità popolare, con riproduzioni di manoscritti e ristampe anastatiche, pervenuti in dono nel corso degli anni saranno ora facilmente consultabili da tutti gli interessati, e elencati con catalogo, consultabile anche on line sul sito della Fondazione.
Spiega il presidente Marco Piccat: “Sovente le banche hanno direttamente commissionato ricerche su aspetti della cultura locale, altrimenti inesplorati o hanno promosso riedizioni di studi divenuti difficilmente consultabili: da saluzzese ricordo con piacere quando la Cassa di Risparmio di Saluzzo aveva permesso a me, giovane studente come tanti altri, di scoprire la storia degli antichi borghi che componevano la Città di Saluzzo con la nuova edizione della Descrizione dello Stato Presente della Città di Saluzzo di Delfino Muletti, (1973), o quando avevo potuto,allo stesso modo, cogliere il senso della st oria attraverso le manifestazioni artistiche della Città e delle sue Valli avventurarmi nelle pagine dell’Arte nell’Antico Marchesato di Saluzzo, di Noemi Gabrielli edito nel 1974 dall’Istituto Bancario san Paolo di Torino, o ancora in quelle dell’ Itinerario di una provincia, di Andreina Griseri, pubblicato contemporaneamente dalla Cassa di Risparmio di Cuneo, solo per citare alcuni esempi. Aprire la biblioteca della Fondazione significa aprire alla fruizione della Comunità saluzzese una ricca raccolta di libri, spesso visti come doni costosi per pochi eletti e che invece può diventare occasione di conoscenza, magari di studio e di riscoperta delle potenzialità del paese”. La seconda sezione, che conta circa 200 titoli di volumi acquistati dalla Fondazione, mette in evidenza invece una prospettiva di ambito saluzzese, con un catalogo ricco di autori e proposte in grado di comprendere le tradizioni, gli autori, le bellezze, gli artisti e la storia della terra a noi più vicina. La promozione di un territorio passa anche attraverso al disseppellimento dei suoi ‘tesoretti’.
c.s.
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