Una graphic novel per ricordare ai ragazzi l’esempio di Carlo Alberto dalla Chiesa
A presentare “Le stelle di Dora” agli studenti saluzzesi sono stati Ciaj Rocchi e Matteo Demonte, illustratori del Corriere della Sera e autori del fumettoRiceviamo e pubblichiamo:
Al secondo incontro del progetto Legalità organizzato dal presidio di Libera Saluzzo con le scuole superiori, dedicato quest’anno al generale Carlo Alberto dalla Chiesa, saluzzese di nascita, è stata presentata la graphic novel intitolata “Le stelle di Dora”.
Gli autori di questo capolavoro sono Ciaj Rocchi e Matteo Demonte, videomakers e illustratori per il Corriere della Sera, provenienti da Milano, i quali hanno voluto cimentarsi in questo progetto, perché affascinati dalla figura del Generale e dalle sue vicende. Alla conferenza erano presenti anche le forze dell’ordine, in particolare il capitano Davide Basso, comandante della compagnia Carabinieri di Saluzzo. Il Comune, per cui era presente l’assessora alla cultura Attilia Gullino, ha concesso il gratuito patrocinio all’iniziativa.
Dopo una breve introduzione è stato proiettato un filmato di circa un’ora, che dà vita al fumetto creato dagli illustratori. Le immagini mostrate sullo schermo erano le stesse presenti sulla copia cartacea, infatti non si tratta un’animazione, bensì del “doppiaggio” delle battute stampate sul volume. Sicuramente una scelta azzardata quella di non presentare un’animazione classica, dato che il pubblico di quel pomeriggio era formato perlopiù da ragazzi frequentanti le superiori, eppure il tutto è risultato molto dinamico e la divulgazione della storia molto efficace. Certamente, quella del Generale Dalla Chiesa è una storia ben nota ai più, ma dare una rinfrescata alla memoria non crea certo danni.
Durante il filmato, molti sono stati gli spezzoni accattivanti e che ci hanno incuriosito sulla figura di Carlo Alberto, ma più di tutti il suo rapporto con la prima moglie, Dora. Infatti, leggendo alcune delle lettere che si scrivevano, reperite grazie alla famiglia, si nota una forte amicizia e complicità, non solo l’amore di un marito e di una moglie. Si amavano, ma il modo in cui hanno affrontato queste vicende forzatamente separati ha forse portato ad un cambiamento nel loro rapporto, o forse no, forse questo era il loro personale modo di amarsi l’un l’altro, ma non ci è dato saperlo.
Allora il titolo del fumetto sarà sicuramente legato a lei, ma perché “Le stelle di Dora” e non “Le lettere di Dora”? Cosa sono queste stelle? Noi sappiamo che il Generale aveva un certo numero di stellette sulla divisa e Dora era solita pulirle con cura, questo causava in Carlo Alberto una sensazione di conforto, come se lei gli stesse accarezzando le spalle, per questo si è scelto questo nome, per ricordare come lei lo sostenne.
Per quanto possa essere stato cruciale il rapporto con la moglie, non è per questo che il Generale viene ricordato, ma per il suo lavoro, il suo coraggio e le sue intuizioni rivoluzionarie. Infatti ha stravolto le dinamiche investigative, è stato il primo a sospettare, comprendere e dimostrare che la criminalità è un grande sistema, idealmente parlando è stato lui a fondare le basi per la socio-criminologia.
Gli spunti di riflessione sono stati moltissimi e c’è stato spazio per un ulteriore commento da parte dei due illustratori, soprattutto da parte di Matteo Demonte, che con un riferimento interessante a One Piece è riuscito a farci comprendere com’è la criminalità descritta nei fumetti e com’è nella realtà. Una sorpresa apprezzatissima da parte di noi ragazzi è stata la copia della graphic novel che abbiamo ricevuto gratis, con la possibilità unica di farcela autografare dagli autori. Un grandissimo grazie a Ciaj e Matteo, persone disponibili e originali (anche nel look…) che ci hanno aperto una nuova finestra sulla legalità. Consigliamo a tutti di leggere il libro!
Il presidio di Libera e i ragazzi del progetto Legalità
Redazione
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