A Savigliano le "vite straordinariamente ordinarie" di Carlo Greppi
Lo storico è stato ospite di Oasi Giovani al Pantheon dei BenefattoriÈ stato un Pantheon dei Benefattori gremito ad accogliere – lunedì pomeriggio – lo storico, scrittore e curatore editoriale Carlo Greppi. Ospite di Oasi Giovani, è intervenuto nell'ambito del ciclo di incontri “La guerra fuori, la guerra dentro”, promossi dal progetto Oceano e moderati dal prof. Maurizio Biancotti.
Davanti ad una platea composta in larga parte da giovani e giovanissimi, Greppi ha spaziato dall'attualità al panorama mediatico contemporaneo, presentando, tra le altre cose, il proprio libro “Storie che non fanno la storia”. E parlando delle tante "vite straordinariamente ordinarie che non lasciano traccia nei libri, e che possono rivelare verità di cui non troviamo traccia nella Storia ufficiale".
"La storia del potere, dai Papi a Napoleone, è la storia di chi ha voluto i fatti venissero tramandati, e ve n'è traccia negli archivi – ha affermato Greppi –. Le vite come le nostre sono invece nascoste, difficili da tirare fuori. A me interessa soprattutto la dimensione umana della Storia. E la vera sfida è intrecciare le due dimensioni, tutti gli aspetti".
Tra le storie citate da Greppi, vi è quella del muratore fossanese Lorenzo Perrone, che salvò Primo Levi ad Auschwitz. "È stata una di quelle ricerche che quando intraprendi hai timore ti porti in “luoghi” che non vorresti vedere. Ma ho scoperto che Perrone era addirittura anche migliore di come lo ha descritto Primo Levi. Tutti possiamo aspirare ad essere Lorenzo Perrone o prenderlo a modello".
c.s.
![luogo](/img/xluogo.png.pagespeed.ic.rIHr-GeQFq.png)
Savigliano