Al Cravetta la cerimonia di premiazione del concorso sulla Resistenza
Si tratta del concorso di grafica sui manifesti per il 25 aprile, promosso in collaborazione con l'istituto Storico della Resistenza del nuovo direttore Gigi Garelli
Martedì 29 maggio, nell’aula magna dell’Istituto “Aimone Cravetta”, la platea degli studenti del triennio finale del corso “Grafica e Comunicazione” ha assistito alla cerimonia per la premiazione del Manifesto del 25 aprile 2008, realizzato per l’Istituto Storico della Resistenza e della società contemporanea e affisso nel giorni dei festeggiamenti nel capoluogo provinciale.
Ha introdotto l’incontro, la Dirigente scolastica Anna Maria Barra salutando i convenuti ha auspicato che l’esperienza decennale di questa collaborazione tra l’istituto scolastico e quello storico possa proseguire nello spirito di una scuola attiva e in cui la memoria viva attraverso l’esperienza dei giovani. Gigi Garelli, neo-Direttore dell’Istituto cuneese, è il trait d’union reale di questo progetto che coinvolge gli allievi del corso grafico nel tradurre visivamente l’esperienza storica in un manifesto che riassuma idealmente la portata fondamentale di un aspetto saliente della lotta per la liberazione.
L’importanza del fare memoria viva, coinvolgendo le nuove generazioni, ha visto quest’anno ricostruire, attraverso le sue parole negli incontri presso l’istituto saviglianese, il ruolo fondamentale delle donne nella lotta partigiana. È poi intervenuto il professor Sergio Soave, Presidente dell’Istituto cuneese nonché del Polo del ‘900 torinese, che ha regalato alla platea un breve ma efficace excursus storico riflettendo sull’importanza della memoria e sul fondamentale apporto delle donne in quelle circostanze; ruolo lungimirante e fortemente anticipatore del senso di responsabilità che ha consentito di conquistare spazi di libertà fondamentali che soltanto qualche anno dopo inizieranno a essere acquisiti e riconosciuti anche attraverso la partecipazione all’assemblea costituente e col diritto di voto. È poi toccato al professor Marco Filippa, docente responsabile dell’Indirizzo Grafica e Comunicazione, ripercorrere attraverso una serie di slide i quindici anni di collaborazione con l’Istituto Storico cuneese: dal progetto del logo passando per i numerosi manifesti ideati nei decenni fino al progetto pluridisciplinare che ha consentito di creare, nel 2008, un percorso storico-visivo per raccontare la Storia degli Ebrei di S.Martin Vésubie, profondamente legata al territorio cuneese.
Nel 2017 si è colta invece l’occasione per ricordare, nel novantesimo anniversario della loro condanna a morte, due figure storicamente importanti nella storia del secolo breve, gli anarchici Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti. Particolare perché la loro vicenda attraversò gli oceani, negli anni caratterizzati da un’Italia di migranti in cerca di fortuna, esattamente come oggi per altri popoli. Singolare perché l’ideologia libertaria, di cui era intrisa la loro storia umana, li fece diventare vittime, condannate senza appello, di un processo permeato di razzismo che soltanto cinquant’anni dopo, nel 1977, li vede riabilitati riconoscendo la loro innocenza. La ricostruzione dell’esperienza didattica si conclusa con la serie dei manifesti ideati quest’anno: elaborati caratterizzati graficamente in vario modo ma con costante presenza delle donne per celebrare la loro partecipazione fondamentale alla lotta che ha portato alla democrazia. L’ultima immagine è stata quella del manifesto selezionato dalla giuria dell’Istituto Storico, quella progettata dallo studente Emanuele Peretti che è stato premiato per il lavoro ideato caratterizzato da una comunicazione efficace, semplice e popolare.
Ha introdotto l’incontro, la Dirigente scolastica Anna Maria Barra salutando i convenuti ha auspicato che l’esperienza decennale di questa collaborazione tra l’istituto scolastico e quello storico possa proseguire nello spirito di una scuola attiva e in cui la memoria viva attraverso l’esperienza dei giovani. Gigi Garelli, neo-Direttore dell’Istituto cuneese, è il trait d’union reale di questo progetto che coinvolge gli allievi del corso grafico nel tradurre visivamente l’esperienza storica in un manifesto che riassuma idealmente la portata fondamentale di un aspetto saliente della lotta per la liberazione.
L’importanza del fare memoria viva, coinvolgendo le nuove generazioni, ha visto quest’anno ricostruire, attraverso le sue parole negli incontri presso l’istituto saviglianese, il ruolo fondamentale delle donne nella lotta partigiana. È poi intervenuto il professor Sergio Soave, Presidente dell’Istituto cuneese nonché del Polo del ‘900 torinese, che ha regalato alla platea un breve ma efficace excursus storico riflettendo sull’importanza della memoria e sul fondamentale apporto delle donne in quelle circostanze; ruolo lungimirante e fortemente anticipatore del senso di responsabilità che ha consentito di conquistare spazi di libertà fondamentali che soltanto qualche anno dopo inizieranno a essere acquisiti e riconosciuti anche attraverso la partecipazione all’assemblea costituente e col diritto di voto. È poi toccato al professor Marco Filippa, docente responsabile dell’Indirizzo Grafica e Comunicazione, ripercorrere attraverso una serie di slide i quindici anni di collaborazione con l’Istituto Storico cuneese: dal progetto del logo passando per i numerosi manifesti ideati nei decenni fino al progetto pluridisciplinare che ha consentito di creare, nel 2008, un percorso storico-visivo per raccontare la Storia degli Ebrei di S.Martin Vésubie, profondamente legata al territorio cuneese.
Nel 2017 si è colta invece l’occasione per ricordare, nel novantesimo anniversario della loro condanna a morte, due figure storicamente importanti nella storia del secolo breve, gli anarchici Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti. Particolare perché la loro vicenda attraversò gli oceani, negli anni caratterizzati da un’Italia di migranti in cerca di fortuna, esattamente come oggi per altri popoli. Singolare perché l’ideologia libertaria, di cui era intrisa la loro storia umana, li fece diventare vittime, condannate senza appello, di un processo permeato di razzismo che soltanto cinquant’anni dopo, nel 1977, li vede riabilitati riconoscendo la loro innocenza. La ricostruzione dell’esperienza didattica si conclusa con la serie dei manifesti ideati quest’anno: elaborati caratterizzati graficamente in vario modo ma con costante presenza delle donne per celebrare la loro partecipazione fondamentale alla lotta che ha portato alla democrazia. L’ultima immagine è stata quella del manifesto selezionato dalla giuria dell’Istituto Storico, quella progettata dallo studente Emanuele Peretti che è stato premiato per il lavoro ideato caratterizzato da una comunicazione efficace, semplice e popolare.
c.s.
CUNEO Gigi Garelli - Istituto Storico della Resistenza - Emanuele Peretti - Aimone Cravetta - Grafica e Comunicazione - Anna Maria Barra