Cavallermaggiore, rimesse a nuovo le panchine di due viali centrali
L'iniziativa di “giovani sfacciati” e Pro-tetto migranti insieme per “EmargiNATO”Domenica 28 giugno 2021, si è tenuta a Cavallermaggiore una giornata dedicata alla conoscenza di Pro-tetto migranti e alla sperimentazione della cittadinanza attiva. Grazie a questa attività, sono state ristrutturate molte panchine su due viali della città.
Tra gli eventi decisi dai “giovani sfacciati”, collettivo di associazioni riunitosi sotto il cappello del bando “Mondo ideare” finanziato dalla fondazione CRC, i giovani di Pro-tetto migranti hanno scelto una giornata di cittadinanza attiva dedicata al restauro delle panchine di Viale Vittorio Veneto e Via Fiume, le due strade che collegano la città alla stazione ferroviaria.
Fin dalla mattina, squadre composte da giovani in arrivo da diverse realtà locali, si sono date da fare per dare vita all’evento denominato “emargiNATO”, una giornata in cui tutti hanno potuto dare il proprio contributo per ristrutturare le panchine poste lungo i viali che portano alla stazione di Cavallermaggiore. Non sono mancati momenti di riflessione, conoscenza e condivisione dove Pro-tetto si è raccontata. Il pranzo, sempre rispettoso delle attuali norme per il contenimento del contagio, è stato commissionato al Cnos FAP che, da Savigliano, ha raggiunto la sede di pro-tetto con pizze, focacce e paste secche per i partecipanti. Le panchine sono un simbolo di incontro e dialogo; ecco perché è importante che le persone, di ogni età, ceto e credo, abbiano la possibilità di sfruttare questo vero e proprio strumento di dialogo interculturale. Anna Pegoraro, la referente di questo progetto per Pro-tetto migranti, ha lavorato sodo insieme agli altri volontari, per garantire gli standard di sicurezza rendendo possibile questa giornata rimandata più di una volta per via del
Covid.
Anche il sindaco Davide Sannazzaro ha trascorso qualche ora insieme ai “giovani sfacciati” riconoscendo il valore del dialogo e della cittadinanza attiva portato da questo progetto che ha interessato una trentina di giovani. Su ogni panchina è stata affissa una targhetta riportante una frase di Tiziano Terzani come invito al dialogo senza preclusioni: “Bisogna fermarsi per conoscersi, per essere sé stessi”. Il tutto è stato documentato dagli scatti raccolti dall’associazione IMAGO dai quali nascerà una mostra fotografica “migrante”.
Redazione
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