Oca di Vottignasco, Cia Cuneo: "La nuova denominazione comunale valorizza il territorio"
Il direttore provinciale dell'organizzazione Igor Varrone: "Salutiamo con entusiasmo l’esordio della nuova De.Co.""Salutiamo con entusiasmo l’esordio della nuova De.Co. Oca di Vottignasco che segna un ulteriore e importante passo sulla strada della promozione delle produzioni agricole, autentico valore aggiunto del territorio. Grazie alla sindaca Valentina Bono, insieme all’Amministrazione comunale, che già in passato si era dimostrata molto attiva sul fronte della valorizzazione dei prodotti agroalimentari del paese, e al “Corsaro del Gusto” Edoardo Bresciano, volano di idee e iniziative che da sempre mettono al centro non solo il prodotto, ma il produttore, sul quale è necessario richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica per ribadire il ruolo del settore primario all’interno della società".
Così il direttore provinciale di Cia Cuneo, Igor Varrone, commenta la prima uscita pubblica della Denominazione comunale Oca di Vottignasco alla cena di presentazione svoltasi la settimana scorsa a Savigliano. Un evento di cui è stato appunto protagonista lo stesso allevatore saviglianese Edoardo Bresciano, titolare della Cascina Peschiera.
"Lavoro da oltre venti anni sul territorio per la valorizzazione dell’allevamento tradizionale dell’oca e delle specialità gastronomiche derivate – racconta Bresciano -; alla Cascina Peschiera, per passione, già mio nonno, il colonnello Carlo Bresciano, allevava oche per prodursi il fegato grasso. Abbiamo ancora il suo macchinario per ingozzare le oche, macchinario ovviamente francese, datato 1930. E’ esposto nel nostro piccolo museo contiguo allo spaccio aziendale. A livello professionale, l’allevamento delle oche lo abbiamo aperto nel 2000".
Continua Bresciano: "Insieme al compianto Sergio Silvestro, che con la sua famiglia gestiva la trattoria del paese, nel 2004 organizzammo un evento, con la presenza di autorità, giornalisti ed esperti enogastronomici, per evidenziare l’originalità e le potenzialità dell’allevamento delle oche, tipicamente radicato nelle nostre campagne. L’iniziativa ebbe molto successo e fummo poi ospitati in diverse trasmissioni televisive locali e nazionali per rivolgerci soprattutto ai consumatori".
Nel 2010, l’Amministrazione comunale di Vottignasco dell’allora sindaca Daniela Costamagna istituì la Denominazione Comunale per il Salame d’oca cotto, sulla base delle testimonianze raccolte dalle persone anziane, non solo di Vottignasco, secondo cui, almeno fino agli Anni Settanta del secolo scorso, piccoli gruppi di oche venivano allevati nelle aie delle cascine dalle donne rurali, che gestivano “l’allevamento di bassa corte” per autoconsumo e per la vendita al mercato settimanale, fermo restando che nei mercuriali dei prezzi della città di Savigliano, comprendenti frazioni e zone limitrofe, l’oca è già presente tra le derrate agricole e gli animali da allevamento fin dal 1600.
Adesso diventa De.Co. anche la stessa Oca di Vottignasco, nel rispetto di uno specifico Regolamento che ne definisce identità, territorialità, produzione, modalità di allevamento e macellazione.
In particolare, l’Oca di Vottignasco deve essere allevata in libertà, all’aperto (compatibilmente alla normativa sul piano di controllo/prevenzione dell’influenza aviaria) con ricovero notturno per evitare danni da predatori.
Le ochette da ingrasso possono essere nate sul territorio, acquistate da incubatoi italiani o, data la quasi inconsistenza delle prime due opzioni, acquistate da incubatoi esteri dall’età di un giorno, fino al massimo di trenta giorni.
L’alimentazione è a base di mangimi bilanciati contenenti cereali fino al compimento dei 60 giorni di vita, che rappresenta il termine dell’impiumamento da animale adulto, dopo di che sono concesse integrazioni con granaglie integrali. Erba, fieno, paglia e pane secco, quando possibile, sono ben accetti nella dieta. L’età di macellazione non deve essere inferiore ai 5 mesi d vita.
E’ prevista la creazione di un Albo di allevatori per l’Oca di Vottignasco, sia per professionisti che amatori.
L’identificazione con il logo De.Co. può avvenire sia sull’allevamento dedicato, sia sul prodotto trasformato, previa comprovata documentazione che ne tracci l’origine De.Co.
I locali che promuovono e propongono l’Oca di Vottignasco, sia nel territorio che fuori dal territorio, possono usare apposite vetrofanie pubblicitarie, recanti la dicitura “Prodotti De.Co. di Vottignasco (Cn)”, oltre che l’apposito logo.
c.s.

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