Nessuna gaffe sulla famosa foto del moncone interrotto della Asti-Cuneo, mostrata da Danilo Toninelli due giorni fa nel corso di una diretta Facebook. Lo ribadisce oggi il diretto interessato, smentendo quanto era stato riportato dagli organi di stampa. Il quotidiano La Stampa, ripreso da altre testate, aveva fatto notare che il tratto stradale indicato dal ministro, quello con il viadotto ‘sospeso’ di Cherasco, sarebbe stato estraneo al tracciato sbloccatosi in seguito all’approvazione del piano finanziario da parte del Cipe.
“Sul moncone della foto, i lavori sono fermi da dodici anni - ha scritto La Stampa il 1 agosto, riproponendo il video di Toninelli - E nonostante l’atteso via libera del Cipe – il Comitato interministeriale per la programmazione economica –, il viadotto interrotto a Cherasco sembra destinato a rimanere tale e quale”.
C’è però chi corregge il tiro: ieri pomeriggio Open ha pubblicato un articolo di David Puente dal titolo ‘Perché la foto mostrata da Toninelli sulla Asti-Cuneo non è del tutto sbagliata’, dove il quotidiano di Mentana fa ammenda per aver ripreso una notizia poi giudicata non corretta.
Il via libera del Cipe, precisa Puente, riguarda tutta l’opera della A33 Asti-Cuneo, inclusa la sezione presente nelle foto e che riguarda la zona di Cherasco: “Dalla decisione del primo agosto 2019 si potranno riaprire i cantieri nella parte tra Alba e Verduno che presentano già dei progetti definitivi, mentre per il tratto di Cherasco verrà avviata la definizione del nuovo percorso in sostituzione di quello precedente che prevedeva un tunnel, un avvio che non sarebbe potuto procedere senza il via libera del Cipe”.
Di conseguenza, secondo il fact checker di Open sarebbe corretto concludere che “Toninelli non ha impropriamente mostrato la foto di Cherasco” poiché anche su quel tratto “verranno avviati i lavori per la definizione del nuovo percorso, lavori che non sarebbero potuti iniziare senza il Cipe stesso”.
Toninelli ha commentato la smentita con un post sulla pagina Facebook, dove dà atto a Open di aver ammesso “con rara correttezza” l’errore, e ha aggiunto: “Ora mi aspetto a stretto giro che lo facciano tutti gli altri. Salvo, ovviamente, valutare ogni opportuna iniziativa a mia tutela”.
“Crolla dunque la notizia secondo la quale avrei mostrato una foto "sbagliata" in occasione dell’annuncio dello sblocco del cantiere dell’autostrada piemontese” prosegue il ministro grillino, derubricando l’accaduto a un “ennesimo tentativo portato avanti al solo fine di screditarmi e per cercare di fermare il mio operato”.