Mentre la nostra redazione attende la risposta alle (tante) domande poste alla Res On Network in merito alle sue credenziali, emergono nuovi elementi per valutare la proposta fatta dall'istituto di ricerca abruzzese per il nuovo stadio della città di Cuneo. Sul tema abbiamo già scritto tre articoli e, francamente ci sembrava superfluo continuare a insistere su un argomento che abbiamo già sviscerato a fondo,
con tanto di parere di un fisico del CNR di Firenze e di un professore del Politecnico di Torino, i quali avevano già messo in dubbio la credibilità del progetto.
Le nuove emerse nel corso nel weekend ci costringono a tornare sull'argomento. Nei giorni scorsi abbiamo scoperto che nella documentazione depositata presso il Comune di Cuneo all'inizio del mese di dicembre ci sono parti intere che sembrano palesemente copiate. Un esempio? Il pezzo sui controlli retinici, illustrato durante
la presentazione di mercoledì 9 gennaio, è uguale a uno studio che si trova sul sito dell'università di Salerno (la fonte non è segnalata). Molte 'stranezze' anche nei paragrafi riguardanti l'illuminazione. In questo caso si tratta di un vero e proprio copia-incolla da una delibera del Coni riguardante l'impiantistica sportiva datata 2008, anche in questo caso non ci sono citazioni di sorta.
L'aspetto più curioso riguarda però il rendering dello stadio, la cui immagine è stata ripresa da molti giornali locali e nazionali. L'immagine tridimensionale ricorda un progetto presentato nel 2013 dalla 'Proiect Bucuresti', studio di architettura romeno, per lo stadio del Craiova. L'Universitatea Craiova è una società di calcio che gli sportivi ricorderanno per la doppia sfida con il Milan nei preliminari di Coppa Uefa 2017. Ad allenare il team c'è l'italiano Devis Mangia, già coach della nazionale italiana Under 21. Il team, che nel 2018 ha vinto la Coppa Romania, già negli scorsi anni aveva deciso di rinnovare il proprio stadio, dedicato a uno degli attaccanti più forti e rappresentativi del calcio rumeno, Ion Oblemenco. Una delle proposte, poi scartata, era stata presentata proprio dalla 'Proiect Bucaresti', che aveva ipotizzato uno stadio da 40 mila posti, adatto ad ospitare partite di Champions League.
Proprio questa proposta 'assomiglia' in maniera piuttosto sospetta al progetto presentato dalla Res On Network al Comune di Cuneo. Sembrerebbe quasi che il rendering dell'Oblemenco sia stato prima specchiato e poi photoshoppato e neanche con grande cura. Si noterà il medesimo riflesso della luce e un'altra serie di analogie. Inoltre, agli occhi più attenti, non sarà sfuggito che il campo da calcio non rispetta i principi della proporzionalità. Insomma, il progetto del nuovo stadio del Cuneo non sembra andare solamente
contro i principi della termodinamica...
Nell'immagine i due progetti a confronto...