Riceviamo e pubblichiamo una lettera del segretario generale della UILTuCS Salvatore Bove in merito alla vicenda della lavoratrice licenziata da Euronics. Il sindacalista risponde alla lettera di una ex collega, intervenuta in difesa dell'azienda Dimo Spa.
Egregio Direttore,
dopo aver letto la lettera, inviata al suo quotidiano online, da una ex dipendente Euronics-Dimo SpA, ci è venuto naturale pensare che gli stessi concetti, malgrado siano stati espressi con un risentimento persino eccessivo, se non ambiguo, avrebbero potuto essere utilizzati dalla Direzione Aziendale Dimo SpA: di questo non ci saremmo stupiti, perché il contenuto di questa lettera rappresenta, in buona sostanza, il pensiero di una parte imprenditoriale retriva e poco illuminata del nostro Paese, che probabilmente vorrebbe trasformare tutti i lavoratori dipendenti in servili burattini.
Certo, è singolare che una ex dipendente sia così bene informata sugli orari e turni di lavoro dei propri ex colleghi e sul fatto che la nostra RSA fosse in permesso sindacale, presso la nostra sede Uil di Cuneo, nel giorno in cui veniva licenziata una lavoratrice.
Così come riteniamo singolari e superficiali determinate dichiarazioni su questioni che una ex dipendente non può conoscere nel dettaglio, proprio perché non presente nel punto vendita. Per quanto ci riguarda, ognuno è libero di esprimere la propria opinione, purché la stessa non sia offensiva o leda la dignità altrui.
Noi, come Sindacato, vogliamo ricordare che i rapporti di lavoro dipendente sono regolamentati dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro e dalle vigenti Leggi. Perciò, è del tutto normale e non un'eccezione che un'azienda, a fronte di una prestazione lavorativa e di quanto previsto dai CCNL, paghi puntualmente gli stipendi ai propri dipendenti, comprese le tredicesime, quattordicesime, ecc. Il CCNL, inoltre, regolamenta il lavoro domenicale e quello festivo, che non può essere imposto da diktat aziendali.
Tutte le lavoratrici ed i lavoratori di Euronics-Dimo SpA, sin dall'apertura del Centro Commerciale Auchan avvenuta nel lontano 18 dicembre 2004, per anni si sono fatti carico delle inefficienze organizzative aziendali, lavorando alla domenica, durante le festività natalizie, obbligati a rinunciare persino ai riposi settimanali previsti dalla Legge.
Queste lavoratrici e questi lavoratori hanno sempre sperato che l'azienda, riorganizzandosi, rispettasse finalmente i propri diritti contrattuali e di Legge, consentendo loro di migliorare la qualità della propria vita, di poter passare qualche domenica e qualche festività in più con la propria famiglia, con i propri figli.
Una speranza che, purtroppo, non si è concretizzata: per questo diversi lavoratori si sono rivolti alla UILTuCS cuneese: per vedere finalmente tutelati i propri diritti, per troppo tempo calpestati. Una scelta che è maturata in modo consapevole, sapendo che queste battaglie si vincono con l'unità e la solidarietà dei lavoratori.
Il Sindacato, infatti, nasce e si sviluppa nelle aziende grazie al coinvolgimento attivo dei lavoratori: se così non fosse, saremmo ancora sotto il giogo dei "padroni delle ferriere", con una settimana lavorativa di 60 ore, ferie ridotte a pochi giorni all'anno e spesso non fruibili, turni di lavoro massacranti, diritti praticamente inesistenti.
Le conquiste sindacali si sono realizzate, nel tempo, grazie all'impegno e al sacrificio dei lavoratori che hanno lottato per ottenere condizioni migliorative che si applicano a tutti, anche a coloro che non partecipano alle battaglie sindacali perché persuasi dalle ragioni dei "padroni" che in molti casi, con il pretesto della "congiuntura sfavorevole", della crisi, ne hanno approfittato per "comprimere" i diritti, trasformandoli in concessioni a discrezione aziendale.
Noi della UILTuCS ci siamo sempre battuti e continueremo a batterci per tutelare i diritti, l'emancipazione e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori da noi rappresentati.
Cordiali saluti.
p. la UILTuCS Provincia di Cuneo
Il Segretario Generale
Salvatore Bove