“Alla professoressa Bosia rinnovo gli auguri di buon lavoro e di fattiva collaborazione con il nostro territorio, tema che abbiamo affrontato nel nostro primo colloquio”: dietro alle parole di circostanza del sindaco di Mondovì, dopo l’incontro con la neonominata consigliera generale di Fondazione CRC per l’area monregalese, traspare l'eco di una polemica che nella città del Belvedere pare tutt’altro che chiusa.

 

Se dal punto di vista formale la nomina di Daniela Bosia, architetto e docente universitaria 62enne, chiude la partita tra il Comune di Mondovì e i vertici dell’ente no profit, lo smacco per la mancata designazione di Gabriele Campora continua infatti a pesare. Campora, consulente finanziario e leader politico della lista Mondovì in movimento, era la persona che per ben due volte il sindaco Paolo Adriano e la sua giunta avevano proposto al Consiglio generale di CRC. In entrambe le occasioni i vertici della Fondazione si erano mostrati irremovibili, respingendo la designazione all’unanimità per ragioni che il presidente Giandomenico Genta ha tenuto riservate.

 

“Sulla nomina del consigliere generale per l’area monregalese - precisa Adriano - il percorso intrapreso da Mondovì era un altro e continuiamo ad essere convinti della sussistenza, in capo alla persona in allora designata, dei requisiti per la nomina. Le cose sono andate diversamente e oggi prendiamo atto della nomina della professoressa Bosia, figura di alto spessore, peraltro espressione del mondo del Politecnico, che recentemente si è reinsediato a Mondovì e con il quale la nostra amministrazione condivide progettualità importanti”.

 

Nella giornata di ieri, mercoledì 21 ottobre, il presidente Genta e il vicepresidente Raviola hanno accompagnato a Mondovì la neo consigliera della Fondazione CRC, che il sindaco ha incontrato nella sua prima uscita ufficiale. Un gesto distensivo che difficilmente farà passare in secondo piano le tensioni latenti.