“Gentile Signor Questore, ho letto, su Cuneodice.it (martedì 15 gennaio, ore 14,45), la lettera inviataLe dal padre della bimba incorsa in un infortunio sulle piste di Pratonevoso, lo scorso 25 dicembre. Nel manifestare la gioia mia e di tutti i Volontari del Comitato di Croce Rossa di Mondovì, nell’apprendere che la vicenda si sia risolta per il meglio e che la piccola ora stia bene, mi sento però in dovere di puntualizzare che, dopo aver parlato sia con i Volontari in servizio quel giorno che con gli agenti del Servizio di Sicurezza e Soccorso in Montagna della Polizia di Stato, durante l’intervento sono stati applicati i protocolli previsti e sono state effettuate le relative valutazioni. In un primo momento le condizioni dell’infortunata non sembravano essere di particolare gravità e i parametri erano nella norma, poi successivamente, quando si sono presentati i sintomi di un possibile aggravamento, i Volontari hanno suggerito al sovrintendente di Polizia presente, D’Acquisto, di avvisare la centrale operativa del 118, poiché di sua competenza.
Chiamata che, nel rispetto del protocollo era di sua spettanza, e che ha fatto, col successivo intervento dell’ambulanza medicalizzata e dell’elisoccorso. Con queste mie parole non voglio assolutamente fomentare una qualsivoglia polemica, ma soltanto fornire una doverosa spiegazione dei fatti accaduti per chiarire ai non addetti ai lavori alcune dinamiche dell’intervento e rendere merito ai Volontari di Croce Rossa, i quali con generosità e altruismo quotidianamente aiutano chi si trova in difficoltà. La ringrazio per l’attenzione e Le porgo distinti saluti”.