RACCONIGI - Castello di Racconigi, gli attivisti protestano: 'Nessuna manutenzione in questi mesi, il parco è abbandonato'

La riapertura di parte degli spazi verdi non placa le accuse di incuria nella gestione. Domenica un incontro sulle prossime iniziative

a.c. 03/06/2019 12:35


Sabato 1 giugno è stata finalmente riaperta una parte del parco del Castello di Racconigi, chiusa dal 14 agosto scorso per motivi di sicurezza dopo la caduta di un albero. Si tratta del primo anello, quello più vicino alla residenza sabauda, esteso su circa due dei sei chilometri complessivi del parco.

La riapertura è stata oggetto di roventi polemiche in questi mesi tra il Polo museale e il Comune di Racconigi, fino all’intervento del ministro dei beni culturali Bonisoli. La questione però è ben lontana dal chiudersi, sia perché non si sa quando l’area attualmente inagibile verrà riaperta, sia perché la manutenzione degli spazi riaperti - almeno secondo alcuni dei primi visitatori - lascia parecchio a desiderare.

Sulla pagina Facebook ‘Ridateci il parco del Castello di Racconigi’, protagonista in questi mesi di varie iniziative per la riapertura, si denuncia la persistente incuria di quello che nel 2010 fu eletto ‘parco più bello d’Italia’: “Per ora sembra che abbiano solo aperto il cancello. - sostiene Virna Lava, portavoce della pagina - L’erba è alta in quasi tutti i punti, dove è stata tagliata si trova accatastata ai lati della strada. Per assurdo, lo spiazzo che si trova dietro al Castello è in condizioni migliori di quello anteriore, ma i sentieri laterali sono ricoperti dall’erba e gli arredi della dacia russa sono da buttare”.

Ieri gli oltre 1200 partecipanti alla StraRacconigi hanno corso con la pettorina #ridateciilparco, per tenere alta l’attenzione sulle questioni ancora aperte. E per la prossima domenica 9 giugno, alle ore 10, gli iscritti alla pagina e i frequentatori abituali del parco hanno in programma un sopralluogo collettivo: “Vogliamo dimostrare che la nostra esistenza è tutt’altro che ‘virtuale’, al contrario di quanto hanno sostenuto alcuni. Non è una protesta, sarà un incontro aperto a tutti ma senza nessuna connotazione politica o istituzionale, per decidere come impegnarci nel prossimo futuro”.

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