CUNEO - Frode milionaria nei confronti del 'Santa Croce' e dell'ospedale universitario di Torino

Conclusa l'operazione 'Titanio' della Guardia di Finanza, che nel settembre scorso aveva portato all'arresto di un dipendente dell'azienda ospedaliera cuneese

11/05/2020 08:13

La Guardia di Finanza del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Cuneo ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo per oltre 2 milioni di euro nei confronti di due persone: B.P. (55 anni), residente a Scalenghe (TO) e M.L. (72 anni), residente a Vinovo (TO), oltre ad un dipendente pubblico, S.C. (60 anni, residente a Torino), dipendente dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Città della Scienza e della Salute” di Torino.
 
Le attività, coordinate prima dalla Procuratore della Repubblica di Cuneo Dott. Onelio Dodero – e, successivamente, dall’Ufficio giudiziario del capoluogo regionale Dott.ssa Monica Abbatecola - giungono a conclusione dell’Operazione Titanio che, nel settembre scorso, aveva portato all’arresto di un imprenditore torinese, il già citato M.L., e di un pubblico dipendente dell’Azienda Ospedaliera di Cuneo, I.A. (58 anni), residente a Mondovì, nonché all’emissione nei loro confronti di un decreto di sequestro per un milione di euro.
 
Il fulcro del meccanismo fraudolento ora scoperto era la caposala del blocco operatorio dell’ospedale Sant’Anna di Torino, cui era demandato l’incarico di effettuare gli ordini del materiale chirurgico. All’arrivo del materiale, la stessa procedeva a sottrarre circa la metà dei dispositivi chirurgici consegnati che, successivamente, restituiva fraudolentemente alla società fornitrice. Parallelamente, la dipendente infedele sottraeva, occultandolo poi all’interno del nosocomio, un ulteriore quantitativo di merce, facendo così figurare vi fossero solo esigue quantità rimaste nelle scorte, tali da sovrastimare il reale fabbisogno e generare la (falsa) necessità di ulteriori ordini di materiale chirurgico.
 
L’attività svolta dalle Fiamme Gialle cuneesi, nell’ambito delle operazioni “Titanio” e “Titanio 2”, ha quindi permesso di segnalare complessivamente alla competente Corte dei Conti un danno all’erario, patito dalle due aziende ospedaliere di Cuneo e Torino, di circa 3 milioni di euro.

c.s.

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