Singolare botta e risposta tra
Claudio Chiappucci e lo storico direttore del Giro d'Italia
Carmine Castellano nella serata di martedì 24 aprile a Frabosa Sottana, durante la
cerimonia di presentazione della Abbiategrasso-Prato Nevoso, tappa numero 18 della prossima corsa rosa.
Durante il
“giro dei ricordi” in cui i vari ospiti hanno raccontato e ripercorso i momenti salienti delle loro carriere, il “Diablo” si è detto rammaricato di aver vissuto l'epoca di un fuoriclasse come lo spagnolo Miguel Indurain, che più di una volta si è frapposto tra lui e la vittoria: nel '92, per esempio, l'iberico si piazzò primo nella classifica generale davanti a Chiappucci sia al Giro d'Italia che al Tour de France. Dal “Diablo” è arrivata una frecciata diretta all'allora direttore della corsa rosa, l'avvocato Carmine Castellano, presente al “Galapalace” per la presentazione della tappa con arrivo a Prato Nevoso: “
Purtroppo, pur di avere Indurain tra i partecipanti, l'avvocato disegnava dei percorsi su misura per lui, con prove a cronometro molto lunghe che lo favorivano, e che di conseguenza penalizzavano uno scalatore come me”.
Non si è fatta attendere la replica di Castellano: “Io disegnavo i percorsi del Giro iniziando a lavorare più di un anno prima, senza sapere chi avrebbe preso parte alla corsa: non ho mai cercato di favorire nessuno, ho sempre provato a tracciare dei Giri che si adattassero alle caratteristiche di tutti, spaziando dalle salite alle prove a cronometro”.
Una replica che Chiappucci ha accolto con un mezzo sorriso: chissà se Castellano l'avrà convinto...