Colpo di scena. Pochi giorni fa avevamo scritto del destino dello stadio “Paschiero”, che sembrava doversi rassegnare ad una
malinconica stagione senza calcio. Nella giornata di lunedì 19 agosto, però, l'amministrazione comunale ha trovato “in extremis” l'accordo con il neonato As Cuneo Football Club, la società che raccoglierà l'eredità dell'Ac Cuneo 1905 e che inizialmente sembrava intenzionata ad utilizzare il campo del Parco della Gioventù per le gare casalinghe. Grazie alla nuova intesa raggiunta la società prenderà in gestione l'impianto di corso Monviso con l'intenzione di disputarvi almeno le partite casalinghe della prima squadra, che prenderà parte al campionato di Terza Categoria (con gare in casa in programma la domenica pomeriggio). L'As Cuneo continuerà anche a gestire i campi del Parco della Gioventù in collaborazione con l'Olmo.
I dettagli dell'accordo sono stati illustrati proprio al “Paschiero” in una conferenza stampa che si è tenuta nella tarda mattinata di oggi, giovedì 22 agosto. "Il calcio lo vedo come un palazzo: bisogna partire dalle fondamenta. - ha spiegato il presidente Mario Castellino - Negli ultimi anni non c'è stato nessun ragazzo di Cuneo che ha esordito in prima squadra. Abbiamo trovato le porte aperte da parte dell'amministrazione. Avremo a disposizione il “Paschiero” per le partite e ci alleneremo al Parco della Gioventù”. Presente anche l'assessore allo Sport del Comune di Cuneo Cristina Clerico: “Il Paschiero è una struttura tanto importante quanto impegnativa, vogliamo farla rivivere. Non entreremo mai nelle gestioni interne della società, vogliamo trasparenza e chiarezza di obiettivi”.
L'occasione è stata utile inoltre per presentare una nuova figura che entrerà a far parte dei quadri dirigenziali del “nuovo Cuneo”. Si tratta di una vecchia conoscenza, di un “grande ex” che ha scritto pagine importanti della storia recente del club di corso Monviso: torna a vestirsi di biancorosso Enrico Fantini, indimenticato bomber protagonista di alcune tra le stagioni più felici del recente passato del Cuneo. Arrivato nel 2010, ha giocato con i biancorossi per tre stagioni, segnando 51 reti e conquistando due promozioni, compresa quella dalla D alla Seconda Divisione culminata con lo storico scudetto dilettanti del 2011. Fantini si occuperà della Scuola Calcio e dei Giovanissimi: “E' brutto vedere il Cuneo in Terza, ma penso che sia giusto così. C'è bisogno di rinascita. La città ci deve stare vicino, passeremo momenti difficili, partiamo da zero. Sono venuto qui quando eravamo quart'ultimi in serie D e con la voglia e la passione siamo riusciti a raggiungere la C1. Voglio crescere come allenatore, ho grande entusiasmo. Mi piacerebbe vedere poca invidia nelle società limitrofe, spero che il Cuneo diventi un punto di riferimento per il territorio. E che torni nelle categorie che gli competono". Mario Volcan, invece, si occuperà della formazione Allievi: “Quando ho sentito Pier (Calandra, ndr) mi sono messo a disposizione. Dopo trent'anni mi ero abituato a riposarmi alla domenica, ma per il Cuneo ne valeva la pena”. Nell'organico dirigenziale entrerà anche Valter Fantino, ex assessore allo Sport da sempre attento alle vicende del Cuneo Calcio.
Un altro grande ritorno – in questo caso in campo - è quello di Marco Gorzegno, cuneese con un passato importante tra i professionisti, con le maglie, tra le altre, di Empoli, Brescia e Sassuolo. Al Cuneo nella sua stagione di debutto tra i “grandi” (1999-2000) e successivamente nel 2015-2016, tornerà a difendere i colori biancorossi sui campi di Terza Categoria. “Si tratta di un viaggio che sta partendo con un piccolo passo, ma sono convinto che sia quello giusto. - ha commentato l'ex Empoli – Sono contento perchè intorno a me vedo facce cuneesi. L'entusiasmo è grande, la sfida è enorme: dobbiamo farlo per Cuneo, tutti insieme”.
Dopo il triste e disastroso epilogo della storia dell'A.C. Cuneo 1905 prosegue, insomma, il lavoro di ricostruzione. Il calcio a Cuneo riparte e lo fa restando nella sua “casa”, il “Paschiero”. Lo fa, soprattutto, tornando nelle mani dei cuneesi.