Dal Consiglio Comunale si apprende che il Cuneo ha presentato ricorso contro la multa da 350 mila euro
Intanto Lamanna gioca a nascondino con l’assessore allo Sport e Carmelo Noto sbotta: ‘Sono dei peracottari’
“Non è sufficiente che la squadra ottenga dei risultati sul campo per giustificare la condotta economica e sociale tenuta da questi 'peracottari'” così il capogruppo del Partito Democratico nel Consiglio Comunale di Cuneo, Carmelo Noto, ha sentenziato durante la seduta di stasera, lunedì 25 marzo, riferendosi agli amministratori del Cuneo calcio. L’intervento del leader dei Blu Brothers, nonostante non sia stato seguito da novanta minuti di applausi, ha avuto lo stesso effetto liberatorio de ‘La Corazzata Potemkin è una cagata pazzesca’ pronunciato dal ragionier Ugo Fantozzi. “Mi sembra di vivere un paradosso - aveva detto poco prima in risposta a Beppe Lauria -. Abbiamo fatto una commissione congiunta per dare ascolto alla società Cuneo Calcio che ci ha presentato una supercazzola che non finiva mai (riferimento alla delirante presentazione del progetto dello stadio n.d.r.). Ci hanno fatto il discorso dell’iride e dell’acqua che saliva dallo Stura, e ora il Comune dovrebbe chiedere scusa alla società perché l’assessore non va allo stadio?”. L’accusa dell’ex candidato sindaco della destra nei confronti di Cristina Clerico è stata quella di non andare allo stadio. “La scelta di non andare al Paschiero, che penalizza anche la mia passione per lo sport, è legata al fatto che la società si è sempre sottratta al confronto con l’Amministrazione” ha risposto l’assessore.
L’argomento governance del Cuneo Calcio era stato portato in Consiglio comunale da un’interpellanza del consigliere Massimo Garnero che chiedeva lumi sulla situazione finanziaria della società. Domanda alla quale Cristina Clerico ha risposto comunicando all’assise quanto riferitole dal direttore generale dei biancorossi: “Le porte di quest’amministrazione non sono mai state chiuse a chi vuole fare sport. Il mio interlocutore è stato Simone Sivieri, che ho sentito stamane. Mi è stato detto che la società sta cercando di risolvere la situazione debitoria che pure è stata confermata. La situazione sarebbe compatibile con la sopravvivenza della stessa società”.
L’avvocato ha poi riferito che le è stato comunicato che la società dalla penalizzazione record da -23 punti avrebbe presentato ricorso presso la Corte di Giustizia d’Appello Federale contro la multa da 350 mila 500 euro comminatale per il mancato deposito della garanzia fideiussoria necessaria per l’iscrizione al campionato. Una notizia: mentre la Lucchese, che versa nella stessa situazione dei biancorossi, aveva già reso noto di aver presentato opposizione, i vertici biancorossi si erano trincerati dietro il consueto silenzio.
Oltre alla presentazione del ricorso la Clerico ha riferito la versione di Sivieri, il quale sostiene che la società avrebbe pagato la sanzione con i crediti vantati nei confronti della Lega e che avrebbe aggiunto una parte per raggiungere i 350 mila 500 euro. Insomma, a quanto pare per saperne di più bisognerà attendere l’ennesima ‘dead line’ fissata per il 28 marzo, data in cui la Corte si pronuncerà sul ricorso. Male necessario in quanto anche dalle parti di Firenze le bocche sembrano cucite.
Nel finale del suo intervento l’assessore ha rivelato di aver chiesto, tramite Sivieri, un incontro all’azionista di maggioranza del Cuneo Calcio Roberto Lamanna, ma di aver ricevuto un diniego. Un giocare a ‘nascondino’ che è l’ennesima e palese presa in giro all’amministrazione comunale e all'intera città di Cuneo.
L’argomento governance del Cuneo Calcio era stato portato in Consiglio comunale da un’interpellanza del consigliere Massimo Garnero che chiedeva lumi sulla situazione finanziaria della società. Domanda alla quale Cristina Clerico ha risposto comunicando all’assise quanto riferitole dal direttore generale dei biancorossi: “Le porte di quest’amministrazione non sono mai state chiuse a chi vuole fare sport. Il mio interlocutore è stato Simone Sivieri, che ho sentito stamane. Mi è stato detto che la società sta cercando di risolvere la situazione debitoria che pure è stata confermata. La situazione sarebbe compatibile con la sopravvivenza della stessa società”.
L’avvocato ha poi riferito che le è stato comunicato che la società dalla penalizzazione record da -23 punti avrebbe presentato ricorso presso la Corte di Giustizia d’Appello Federale contro la multa da 350 mila 500 euro comminatale per il mancato deposito della garanzia fideiussoria necessaria per l’iscrizione al campionato. Una notizia: mentre la Lucchese, che versa nella stessa situazione dei biancorossi, aveva già reso noto di aver presentato opposizione, i vertici biancorossi si erano trincerati dietro il consueto silenzio.
Oltre alla presentazione del ricorso la Clerico ha riferito la versione di Sivieri, il quale sostiene che la società avrebbe pagato la sanzione con i crediti vantati nei confronti della Lega e che avrebbe aggiunto una parte per raggiungere i 350 mila 500 euro. Insomma, a quanto pare per saperne di più bisognerà attendere l’ennesima ‘dead line’ fissata per il 28 marzo, data in cui la Corte si pronuncerà sul ricorso. Male necessario in quanto anche dalle parti di Firenze le bocche sembrano cucite.
Nel finale del suo intervento l’assessore ha rivelato di aver chiesto, tramite Sivieri, un incontro all’azionista di maggioranza del Cuneo Calcio Roberto Lamanna, ma di aver ricevuto un diniego. Un giocare a ‘nascondino’ che è l’ennesima e palese presa in giro all’amministrazione comunale e all'intera città di Cuneo.
Samuele Mattio
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