Gancia: 'Non si può dire che Cuneo abbia una vocazione turistica'
In Consiglio regionale si parlerà dell'imposta di soggiorno. La capogruppo del Carroccio ha presentato un odg sull'argomentoLa nuova imposta di soggiorno approvata dal Consiglio comunale di Cuneo a fine marzo (partirà da luglio, con una sperimentazione di sei mesi) continua a far discutere e approda addirittura in Consiglio regionale. A portare la questione a palazzo Lascaris sarà Gianna Gancia, capogruppo della Lega Nord in regione, con un ordine del giorno già depositato in consiglio.
"Non si può certo dire che la Città di Cuneo abbia una spiccata vocazione turistica - ha spiegato l'ex presidente della Provincia di Cuneo - Il buon apparato ricettivo di cui essa è dotata è, infatti, quasi interamente collegato alle attività del settore imprenditoriale del territorio. La tassa di soggiorno, prevista in via sperimentale a partire dal prossimo luglio, non sarà certo accolta favorevolmente da chi si ferma in città per motivi puramente lavorativi e rischierà di danneggiare non solo le strutture alberghiere, ma addirittura l'intero tessuto economico cittadino".
L'obiettivo della consigliera di minoranza è quello di far intervenire la Regione a "persuadere il comune di Cuneo a riconsiderare l'introduzione di questa imposta". Difficile che l'odg venga approvato e ancor più improbabile è palazzo Civico torni indietro dopo il via libera dall'assemblea consiliare. Più facile che si continuerà a parlare a lungo della questione: ieri, giovedì 12 aprile, erano intervenuti sul tema albergatori, Confcommercio e Conitours, rivendicando la 'non condivisione' della scelta di introdurre l'imposta.
r.c.
CUNEO cuneo - Gianna Gancia - Consiglio regionale - turismo - tassa di soggiorno - imposta