Il Piemonte attende la riunione di sabato del CTS per 'cambiare colore'
A confermarlo il presidente della Regione Alberto Cirio: venerdì (salvo inversioni del trend) scadranno i 14 giorni con dati da 'zona arancione'Sabato 28 novembre ci sarà la valutazione decisiva da parte del Comitato Tecnico Scientifico, che deciderà sul passaggio del Piemonte da “zona rossa” a “zona arancione”. Lo ha confermato il presidente della Regione Alberto Cirio, a margine della conferenza stampa sulla “Web Covid Tax” che si è svolta oggi, martedì 24 novembre. “Vogliamo riaprire, ma riaprire per sempre. - ha detto l’ex europarlamentare albese - Dobbiamo essere prudenti, ci serve una prospettiva di lunga gittata e i primi a chiedercelo sono gli operatori”.
Per “cambiare colore” e ottenere un allentamento delle restrizioni le Regioni hanno necessità di rimanere per 14 giorni consecutivi con dati sanitari sotto la soglia: “Venerdì 27 novembre - ha detto Cirio - per noi scadono questi termini. Il CTS dovrebbe poi certificarli nella riunione di sabato e trasmetterli al Ministro della Salute Speranza, che poi dovrà emettere l’ordinanza per la riclassificazione delle Regioni. E’ quindi ragionevole darci come obiettivo i primi giorni di dicembre, in vista di un momento commercialmente importante come il ponte dell’8 dicembre”.
Ieri sera lo stesso Cirio aveva pubblicato sulla sua pagina Facebook l’ultimo rapporto sul contagio in Piemonte predisposto dal Dipartimento Malattie ed Emergenze Infettive, che confermava i dati in miglioramento. Nell’ultima settimana (16-22 novembre) l’Rt è sceso a 1.1 (il dato precedente era di 1.37), e sono diminuiti anche i nuovi casi: 3.444 casi al giorno la media della settimana, contro i 3.955 dei sette giorni precedenti. In calo inoltre la percentuale di tamponi positivi (16.6%, era stata del 22.8 e 22.4% nelle due settimane precedenti).
Si sono poi registrate - ha scritto Cirio - una “flessione della crescita dei ricoverati, con probabile raggiungimento del plateau” e una “diminuzione netta del carico totale e del carico Covid sui Pronto soccorso”. “Sono tutti dati positivi ed incoraggianti, - ha concluso il presidente - perché ci dicono che siamo sulla strada giusta per uscire da questa crisi. Ma ci vuole prudenza e dobbiamo continuare a lavorare, giorno per giorno, affinché questi sacrifici non vengano vanificati”.
a.d.
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