In scena a Cuneo la protesta dei sindaci anti-5G: ‘Tuteliamo la salute dei cittadini’
I rappresentanti di alcuni piccoli comuni, scelti per la sperimentazione della nuova tecnologia telefonica, si sono radunati in piazza Galimberti per ribadire il loro noNella giornata di sabato 20 giugno i sindaci dei comuni di Cerretto Langhe, Isasca, Marsaglia, Sambuco, Trezzo Tinella e Valloriate (il sindaco di Roascio ha delegato il sindaco di Marsaglia), si sono ritrovati alle ore 11,30 a Cuneo in piazza Galimberti. Si tratta dei rappresentanti dei comuni scelti per l’offerta commerciale relativa all’installazione del 5G, che hanno aderito alla giornata nazionale di mobilitazione unitaria, promossa da Alleanza Italiana Stop5G.
Di fronte al balcone dal quale nel 1943 Duccio Galimberti tenne la sua celebre orazione, considerato l’atto di nascita della resistenza italiana, il sindaco di Marsaglia e presidente dell'ANPCI Franca Biglio ha affermato: “Anche i sindaci dei piccoli Comuni sono dei 'resistenti' nel tutelare, in particolare, la salute dei loro cittadini dai quali sono stati eletti direttamente e con i quali mantengono un contatto quotidiano raccogliendone aspettative e necessità”.
Questi rappresentanti delle istituzioni lamentano di non essere stati “mai interpellati” e “rivendicano rispetto, confronto democratico, libertà, sinonimo di autonomia organizzativa, gestionale, decisionale per fare bene il bene della loro comunità e non possono accettare imposizioni di sorta. Pertanto, in qualità di organo di governo del territorio e autorità sanitaria locale, riaffermano di attenersi al principio di precauzione e prevenzione a difesa della salute pubblica”.
Anche nel capoluogo, al momento non interessato dalla sperimentazione, si discute da mesi sui possibili rischi per la salute legati all’ultimo salto in avanti della tecnologia telefonica. Nel settembre scorso il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno di Beppe Lauria che invocava la ‘moratoria’ sulle eventuali installazioni di ripetitori 5G in attesa di riscontri che escludano ogni pericolo per la salute pubblica. Più di recente è stata l’Arpa a intervenire davanti a una riunione congiunta della II e V Commissione consiliare per rassicurare i rappresentanti dei cittadini: in termini di inquinamento elettromagnetico il 5G è meno dannoso della telefonia di vecchia generazione, ha affermato il funzionario dell’ente regionale per la protezione ambientale Flavio Corino.
La questione rimane comunque dibattuta, come dimostra il fatto che solo lo scorso venerdì 18 il sindaco di Monastero Vasco, Giuseppe Zarcone, ha firmato un’ordinanza per vietare l’installazione di antenne 5G sul territorio comunale.
a.c.
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