Scintille tra sindacato dei medici e Regione: ‘Mascherine da saldatore in corsia’ ‘Non è vero’
‘L’avvertenza in cinese dice che non sono utilizzabili negli ospedali’ attaccano i camici bianchi. La replica: ‘Falso, c’è scritto che sono ad uso sanitario’“L’incompetenza di chi lavora all’Unità di crisi è sconfortante. Ci chiediamo se si rendono conto o meno che stanno giocando con la vita delle persone”: l’attacco, durissimo, arriva dalla segreteria regionale di Anaao Assomed Piemonte, la principale sigla sindacale dei medici.
Si parla ancora di mascherine, quelle messe a disposizione per il ritiro lo scorso 25 marzo nei distretti dell’Asl TO5 da parte dei medici di famiglia: per la precisione 30 mascherine a medico, in tre pacchi da dieci. “Sono maschere non professionali, non certificate per l’utilizzo da parte di sanitari, utilizzabili solo dai cittadini per un uso generico” sostiene Chiara Rivetti, segretaria regionale di Anaao Assomed.
Le maschere sono state ritirate con urgenza il 30 marzo, a quanto segnala il sindacato, concludendo dunque che “per cinque giorni i medici di famiglia del distretto hanno visitato i pazienti con maschere non conformi”. Quelle ritirate dal distretto dell’Asl TO5 però sarebbero le stesse ancora presenti almeno fino a ieri nei reparti del Mauriziano di Torino e dell’ospedale di Chivasso e forse anche altrove.
“Stessa confezione di quelle ritirate, - denunciano i camici bianchi - dove si legge, tradotto dal cinese: “This is NOT for Medical Respirators and Surgical mask. For patients or for generic social prevention can be use””. Nei reparti Covid dell’ospedale Mauriziano a tutt’oggi non circolerebbero mascherine filtranti FFp2 e FFp3, ma solo mascherine chirurgiche. La questione era già stata oggetto di un esposto della stessa sigla sindacale, che ora torna alla carica: “Ci chiediamo: in quali altri ospedali stanno usando queste maschere inappropriate? In quali altri distretti? Quanti sono i sanitari che si stanno ammalando a causa di questo atteggiamento vergognosamente superficiale dell’Unità di Crisi?”.
La Regione però smentisce in maniera categorica quanto affermato da Anaao Assomed: “Sulla confezione delle mascherine, la dicitura in lingua cinese recita testualmente “ambito di utilizzo: ambiente sanitario normale”. Spiace constatare che alcuni, invece di riconoscere il grande sforzo che l’Unità di crisi sta compiendo, preferiscano criticare senza approfondire i fatti”.
Tutti gli acquisti di materiali effettuati in proprio dall’Unità di crisi, precisa la nota ufficiale, avvengono attraverso gli Uffici dell’Asl To3 “previa valutazione e validazione delle caratteristiche tecniche dei prodotti effettuate dagli Uffici di Ingegneria clinica della stessa Asl”.
Secondo gli ultimi dati dell'Istituto Superiore di Sanità aggiornati al 30 marzo, sono 8.358 gli operatori sanitari contagiati, 595 in più rispetto al giorno precedente. In Piemonte si segnalano 39 medici ospedalieri ricoverati (alcuni in gravi condizioni) e oltre 150 medici positivi al test, cui si aggiungono purtroppo quattro decessi già riscontrati tra i camici bianchi.
a.c.
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