Spunta un’antenna dai tetti di corso Nizza. Il consigliere Lauria: ‘Il sindaco spieghi se si tratta di 5G’
L’installazione nel centro di Cuneo è stata ultimata in questi giorni. A settembre 2019 il consiglio comunale si era espresso contro la nuova tecnologia telefonicaChe cos’è quella grande antenna che da alcuni giorni si vede svettare sui tetti di corso Nizza, poco prima dell’incrocio con corso Giolitti? A domandarselo è il consigliere Beppe Lauria che ne ha fatto oggetto di un’interrogazione urgente diretta al sindaco di Cuneo Federico Borgna.
Nella giornata di giovedì 19 lo stesso Lauria ha documentato sul suo profilo Facebook l’avvenuta installazione del traliccio all’altezza dei civici 44 e 46 del corso. Si tratta in effetti di una struttura destinata alla telefonia mobile, ma quello che all’esponente dell’opposizione preme sapere è se abbia a che fare oppure no con la contestata tecnologia 5G, già oggetto di varie discussioni nell’assemblea civica.
Nel settembre 2019 il consiglio comunale si era espresso con voto unanime sull’ordine del giorno, a firma dello stesso Lauria, che vincolava il sindaco a “esprimere (fino a quando non sarà garantita la completa sicurezza di questa nuova tecnologia) parere negativo riguardo l’estensione sul territorio comunale della nuova tecnologia 5G”. Nel documento approvato si chiedeva tra l’altro all’amministrazione di attivarsi in favore di “soluzioni tecnologiche sicure e a basso impatto ambientale e sanitario, quali il cablaggio al posto del pericoloso wireless”. Nonché di promuovere il monitoraggio dei possibili effetti nocivi del 5G sulla popolazione coinvolgendo l’Asl e l’Arpa. Un approfondimento con l’Arpa in effetti c’è stato nel giugno scorso e ha visto i funzionari dell’ente regionale per l’ambiente fornire ampie rassicurazioni ai consiglieri. Nessun rischio per la salute pubblica dalle nuove tecnologie per le telecomunicazioni, hanno garantito i tecnici, a detta dei quali “non esisterà mai una prova definitiva, ma la proporzione tra gli studi che indicano una presunta nocività e quelli che non hanno trovato nulla è fortemente a favore dei secondi”.
Resta comunque il fatto, sottolinea Lauria nella sua interrogazione, che il Comune si è impegnato ad aderire a una moratoria per sospendere la sperimentazione del 5G “in attesa della nuova classificazione della cancerogenesi annunciata dall’International Agency for Research on Cancer, applicando il principio precauzionale sancito dall’Unione Europea”. A questo punto l’ex candidato sindaco della destra chiede quindi di sapere “se, in barba al voto unanime del Consiglio Comunale, sia stata autorizzata l’installazione di quella tecnologia e, in caso affermativo, chi sia il gestore e quali siano stati i documenti prodotti a supporto della richiesta”.
Andrea Cascioli
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