Arrestati dai Carabinieri dopo oltre cento furti, scarcerati dalla Cassazione
Mancanze nelle motivazioni del provvedimento di custodia cautelare alla base del rilascio di due membri di una banda che aveva colpito anche in provincia di CuneoNello scorso aprile i Carabinieri della Compagnia di Pinerolo avevano portato a termine l'operazione che aveva sgominato una banda di ladri responsabile di oltre cento furti in abitazione tra le province di Asti, Torino e Cuneo. Il “vezzo” della banda, composta da cinque albanesi e un italiano, era quello di fotografare le vittime dei furti mentre dormivano, quasi come un “trofeo”, un ricordo da conservare per ogni “colpo”. Quattro persone erano state arrestate, due erano state sottoposte a fermo. Ora, però, questi ultimi due componenti della banda torneranno in libertà. A causa dell'assenza di un'adeguata motivazione sulle esigenze cautelari nell'ordinanza che li portò in prigione, la quarta sezione penale della Cassazione ha infatti disposto l'immediata scarcerazione, accogliendo il ricorso presentato dal difensore dei due, l'avvocato Antonio Genovese. A darne notizia è l'edizione online del Corriere della Sera, in un articolo firmato da Massimiliano Nerozzi.
Già il Tribunale del Riesame aveva evidenziato mancanze nelle motivazioni del provvedimento di custodia cautelare emesso dal Gip: “Un'ordinanza alquanto sintetica, priva effettivamente di un’analisi delle singole personalità degli indagati, per come almeno emergenti dalle indagini, e legate solo alle caratteristiche dei fatti in via più generale”. I giudici non ne avevano però disposto l'annullamento, provvedendo alla sua integrazione. Ora il ricorso dell'avvocato Antonio Genovese accolto dalla Cassazione e la scarcerazione.
a.d.
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