Saluzzo, aggredirono passanti e ribaltarono cassonetti: denunciati cinque africani
I fatti durante la sommossa dello scorso 15 luglio, quando oltre cento migranti protestarono chiedendo un riparo dalla pioggiaCinque ragazzi africani, ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di manifestazione in luogo pubblico non autorizzata e violenza privata sono stati denunciati alla Procura dai Carabinieri di Saluzzo. I fatti si riferiscono al corteo di protesta organizzato lo scorso 15 luglio scorso per le vie del centro urbano di Saluzzo da parte un centinaio di migranti stagionali, i quali – dopo avere trascorso molte ore all’addiaccio, sotto la pioggia incessante - rivendicavano il diritto a sistemazioni alloggiative idonee per ripararsi dall'acqua. In quell’occasione il corteo, sviluppatosi tra il Foro Boario e la sede del municipio, aveva deliberatamente provocato blocchi stradali, aggredito, anche fisicamente, alcuni passanti che realizzavano video o foto con i propri telefoni cellulari, rovesciato in terra alcuni cassonetti dei rifiuti e tentato di occupare uno stabile dismesso lungo il tragitto.
Le indagini condotte nell'ultimo mese, durante il quale si è proceduto all’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza e all'ascolto di numerosi testimoni, hanno consentito agli inquirenti di identificare i cinque soggetti ritenuti promotori ed esponenti di rilievo della manifestazione non autorizzata e di definire alcune condotte intimidatorie poste in essere da alcuni di essi nei confronti degli operatori del PAS nelle fasi precedenti all’evento.
Gli indagati sono originari del Mali, Senegal, Gambia e Guinea, regolari sul territorio nazionale e dimoranti in varie regioni italiane. A carico di due di questi, ritenuti gli ideatori e i promotori dell’accesa protesta, sono stati emessi dal Questore di Cuneo, Emanuele Ricifari, altrettanti provvedimenti di “foglio di via obbligatorio e divieto di ritorno nel comune di Saluzzo” per la durata di tre anni.
Nei giorni successivi, in pieno centro città, uno dei soggetti indagati è stato tratto in arresto dai Carabinieri per essersi opposto con violenza ad un controllo di polizia a seguito della mancata ottemperanza del predetto provvedimento del Questore. Il GIP competente, dopo l’udienza di convalida dell'arresto e il rito direttissimo, ha applicato all'uomo la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Cuneo e disposto l’espulsione dal territorio nazionale per il reato di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.
Nei giorni successivi, in pieno centro città, uno dei soggetti indagati è stato tratto in arresto dai Carabinieri per essersi opposto con violenza ad un controllo di polizia a seguito della mancata ottemperanza del predetto provvedimento del Questore. Il GIP competente, dopo l’udienza di convalida dell'arresto e il rito direttissimo, ha applicato all'uomo la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Cuneo e disposto l’espulsione dal territorio nazionale per il reato di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.
Redazione
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