#GiroinGranda: le imprese di Frigo e Basso, lo strapotere di Petacchi
Continua il cammino di avvicinamento alla Abbiategrasso-Prato Nevoso: gli arrivi in salita a Chianale (2003) e al colle di Tenda (2005), la volata ad Alba (2004)In vista della tappa del 24 maggio, ripercorriamo i passaggi del Giro d'Italia nella nostra provincia, dall'epoca dei pionieri all'impresa di Nibali nel 2016. Un racconto a puntate che ci accompagnerà all'attesissima Abbiategrasso-Prato Nevoso, potenzialmente decisiva per il Giro 2018.
Nel 2003 il Giro tocca la Granda il 29 maggio, in occasione della 18° tappa. Si parte dal Santuario di Vicoforte, il percorso, lungo 174 km, prevede le ascese a Montemale, al colle d'Esischie (cima Coppi del Giro) e al colle di Sampeyre prima dalla salita finale verso l'arrivo di Chianale. Il clima è inclemente: piove, fa freddo, a tratti nevischia. In questo scenario ben 35 corridori arrivano oltre il tempo massimo consentito e vengono esclusi dalla corsa: tra questi c'è anche Alessandro Petacchi, che di questo Giro ha vinto ben 6 tappe. Vince Dario Frigo, Gilberto Simoni difende la maglia rosa, che conserverà fino alla fine della corsa.
Quello del 2003 è l'ultimo Giro d'Italia di Marco Pantani: il “Pirata” chiude al quattordicesimo posto, verrà rinvenuto senza vita in una camera di un residence di Rimini nel giorno di San Valentino del 2004.
Tre mesi dopo, il 9 maggio, la provincia di Cuneo ospita la prima tappa in linea del Giro 2004: la Genova-Alba (143 km): in volata domina Alessandro Petacchi, che in questa edizione della corsa (vinta da Damiano Cunego) vincerà ben nove tappe.
Nel 2005, dopo un interludio per velocisti, la Granda torna ad ospitare tappe di montagna, tappe decisive per le sorti della classifica generale. Il 26 maggio si corre la Varazze-Limone Piemonte, 17° tappa da 194 km: si sconfina in Piemonte valicando il colle di Cadibona, poi si sale a Madonna del Colletto, al Pilone del Moro (lato Boves) e al colle di Tenda, con il traguardo posto in prossimità dei fortini. Ivan Basso attacca sulla penultima salita: per un po' resistono Simoni e Rujano, poi il varesino se ne va, arriva in solitaria e si prende la soddisfazione della vittoria di tappa dopo la crisi che sullo Stelvio lo ha tagliato fuori dalla corsa per la maglia rosa.
Il giorno dopo si corre la cronometro Chieri-Torino, il 28 maggio il Giro torna in provincia di Cuneo per la decisiva Savigliano-Sestriere, penultima tappa della corsa da 190 km: nelle valli che da lì a meno di un anno ospiteranno le Olimpiadi invernali si sale una prima volta al Sestriere, prima di scalare il colle delle Finestre e poi tornare nella località sciistica della valle Susa. Sul colle delle Finestre Gilberto Simoni è maglia rosa virtuale – la strapperebbe a Paolo Savoldelli – ma in discesa il “Falco” recupera e poi resiste fino al traguardo: il venezuelano Josè Rujano vince la tappa, il bergamasco vincerà il Giro.
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a.d.
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