In vista della tappa del 24 maggio, ripercorriamo i passaggi del Giro d'Italia nella nostra provincia, dall'epoca dei pionieri all'impresa di Nibali nel 2016. Un racconto a puntate che ci accompagnerà all'attesissima Abbiategrasso-Prato Nevoso, potenzialmente decisiva per il Giro 2018.
Nel 2006, dopo ben 16 anni consecutivi di passaggi, partenze o arrivi di tappa, il Giro d'Italia non tocca la Granda. Per rivedere la corsa rosa in provincia di Cuneo serve attendere il 2009. Il 19 maggio si corre la Cuneo-Pinerolo, decima tappa, lunga ben 262 km. Il percorso, però, non è quello delle “mitiche” Cuneo-Pinerolo del passato: inizialmente doveva essere così, con le ascese al Maddalena, al Vars e all'Izoard, ma una frana in territorio francese sul col de Larche costringe gli organizzatori a ridisegnare il tracciato. Si sale “solo” al Moncenisio e al Sestriere, prima dello strappo di Prà Martino che precede l'arrivo. A Pinerolo vince Danilo Di Luca, che verrà in seguito squalificato per doping (al pari di Franco Pellizotti, secondo al traguardo): nell'albo d'oro, oggi, il nome del vincitore è quello del russo Denis Menchov, che vincerà anche il Giro.
Nel 2010 la Granda ospita la prima tappa italiana del Giro, partito dall'Olanda. Per la provincia di Cuneo è un inedito: 12 maggio si corre la cronometro a squadre Savigliano-Cuneo, quarta tappa da 33 km. Vince la Liquigas-Doimo in 36 minuti e 37 secondi, Vincenzo Nibali si prende la maglia rosa, ma a vincere il Giro sarà Ivan Basso.
Nel 2011 Alba è sede di partenza della seconda tappa: l'8 maggio si parte dalla capitale delle Langhe e si arriva a Parma dopo 244 km (è la frazione più lunga della corsa): vince in volata Alessandro Petacchi. Il Giro verrà vinto da Alberto Contador, ma la vittoria verrà in seguito revocata per doping al madrileno: negli albi d'oro resterà così il nome del compianto Michele Scarponi.
Langhe e Roero protagonisti anche nel 2012: il 18 maggio la 13° tappa parte da Savona e arriva a Cervere dopo 121 km.
Mark Cavendish brucia tutti in volata. Il giorno dopo si riparte da Cherasco verso Cervinia (209 km, di mezzo l'ascesa al col de Joux). Vince il costaricano
Andrey Amador, il canadese Ryder Hesjedal, che vincerà il Giro, si prende la maglia rosa.
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